L’Istat ha pubblicato il report sulla ricchezza non finanziaria in Italia nel 2019. Per ricchezza non finanziaria si intende il valore delle attività patrimoniali, materiali e immateriali, detenute dai settori istituzionali delle società non finanziarie, società finanziarie, amministrazioni pubbliche, famiglie e istituzioni sociali private senza scopo di lucro al servizio delle famiglie (i dati relativi agli ultimi due settori istituzionali sono diffusi insieme).
Il valore delle attività patrimoniali reali, stimato dall’Istat, insieme a quello delle consistenze delle attività e passività finanziarie diffuso dalla Banca d’Italia, rappresenta il totale della ricchezza detenuta dai settori istituzionali.
Tuttavia la misurazione della ricchezza non finanziaria, come negli altri paesi dell’Unione Europea, non è ancora completa per la non disponibilità di dati su alcune attività patrimoniali di più complessa misurazione, quali i monumenti, gli oggetti di valore e talune attività non finanziarie non prodotte (ad esempio, risorse naturali diverse dai terreni).
Nel 2019 lo stock di attività reali dei settori istituzionali residenti ha un valore di circa 10.377 miliardi di euro. Nel 2019 prosegue la discesa dei prezzi del mercato immobiliare che determina una ulteriore riduzione del valore medio delle abitazioni e degli immobili non residenziali.
Risulta sostanzialmente invariata la ricchezza non finanziaria delle famiglie: la contrazione che si registra per tutte le tipologie di beni di cui il settore è proprietario porta ad una perdita di ricchezza pari a poco più di 13 miliardi di euro (-0,2%). Lo stock di attività delle amministrazioni pubbliche è in leggera crescita (+0,4%), principalmente per l’incremento delle altre opere del genio civile e degli impianti e macchinari.
Il settore che registra la maggior crescita del valore delle attività reali è quello dalle società finanziarie (+6,8%), supportate soprattutto dall’attività dei fondi immobiliari. Lo stock di attività non finanziarie è costituto per il 54% dalle abitazioni, per il 21% dagli immobili non residenziali e per il 9% dalle altre opere del genio civile. Gli altri beni di capitale fisso, materiale e immateriale, rappresentano il 9% del totale, le scorte il 4% e i terreni coltivati meno del 3%.
Il patrimonio delle società non finanziarie è composto in prevalenza da immobili non residenziali (37%)e da altri beni di capitale fisso strumentali alla produzione (25%). Più del 77% dello stock di altri beni di capitale fisso è di proprietà di questo settore, mentre le piccole imprese, incluse nel settore delle famiglie produttrici, ne detengono meno del 9%; è da considerare che le unità classificate in questo settore sono attive essenzialmente nelle attività dei servizi, caratterizzate da una struttura produttiva a bassa intensità di capitale.
Il 93% delle abitazioni è detenuto dal settore delle famiglie. Le abitazioni costituiscono l’84% delle attività reali del settore; gli altri immobili pesano per l’11%, mentre i beni strumentali utilizzati a fini produttivi dalle piccole imprese rappresentano poco più dell’1% del loro patrimonio.