La storica visione di Marco Pannella per l’affermazione dello stato di Diritto in contrasto alla ragion di Stato, attraverso la formulazione internazionale del Diritto Umano alla Conoscenza è esplosa con tutta la sua forza nella nostra attualità caratterizzata dall’aggressione russa all’Ucraina.
Il Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti del Parlamento italiano sta lavorando alle notizie diffusesi sulla guerra “ibrida” che la Russia combatte sul fronte europeo, la cosiddetta “strat-com”, ovvero la strategia di comunicazione utilizzata anche da alcuni media italiani per veicolare contenuti filorussi.
Una preoccupazione precisa che guarda all’infiltrazione russa in Italia già dai tempi più cupi dell’emergenza sanitaria globale. “Da quanto si è appreso, la missione russa si sarebbe svolta esclusivamente in ambito sanitario con il compito di sanificare ospedali e Rsa e il convoglio si è mosso sempre scortato da mezzi militari. Questo è quanto risultava dai nostri riscontri. Poi vi sono valutazioni politiche diverse sull’opportunità o meno di realizzare quella missione, nel contesto dato”, aveva dichiarato in una recente intervista Adolfo Urso, presidente del Copasir, in rapporto all’operazione “Dalla Russia con amore” del marzo 2020.
La guerra scatenata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina e le conseguenze legate alle dilaganti informazioni false, i cui effetti destabilizzanti non conoscono confini, rendono urgente un dibattito nazionale e internazionale sull’attualità dei media, dell’informazione manipolata che diviene arma delle dittature o delle democrazie reali e il prezzo che pagano i cittadini europei in disinformazione e campagne sui social media sostenute dai regimi.
Un dibattito che ha provato a sviluppare il Global Committee for the Rule of Law “Marco Pannella”, in un incontro pubblico con la presenza di politici ed esperti provenienti da tutto il mondo.
Nel solco del Rapporto sul “Diritto alla Conoscenza”, adottato dalla sessione plenaria dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa nel giugno 2021, l’obiettivo del recente incontro è stato quello di lanciare una nuova iniziativa per l’adozione di misure a sostegno della Conoscenza, sensibilizzando parlamenti nazionali e istituzioni internazionali, a partire dalle Nazioni Unite, sulla urgenza del riconoscimento del diritto alla conoscenza come strumento sempre più essenziale per il godimento dei diritti inalienabili dell’individuo.
Nel corso degli ultimi anni, il Comitato Globale, con i suoi Membri Onorari, ha sviluppato e intrapreso numerose iniziative per creare le condizioni mediatiche in cui i cittadini maturino una cultura democratica e una consapevolezza precisa rispetto ai grandi temi all’ordine del giorno, per orientarsi nella fitta giungla di dati e informazioni fornite da innumerevoli fonti e strumenti.
L’importate conferenza internazionale ha visto la partecipazione di autorevoli personalità della politica e dissidenti democratici provenienti da tutto il globo. Ai lavori hanno partecipato l’ambasciatore Giulio Terzi; il giurista Ezechia Paolo Reale, Presidente del Siracusa International Institute; Riccardo Lin, dell’Ambasciata di Taiwan in Italia; i senatori Adolfo Urso, Valeria Fedeli, Gennaro Migliore, Andrea Romano, Simone Billi, Roberto Rampi; del già Sottosegretario Gianni Letta; del ministro iracheno Bakhtiar Amin; del dissidente democratico dell’Assemblea nazionale del Venezuela Armando Armas; di Norman Baker, onorevole del Regno Unito; di André Gattolin, senatore francese; di Paul Strauss, senatore degli Stati Uniti; di Sam Rainsy, leader dell’opposizione cambogiana all’estero; di Ingrid Betancourt; di Federica Dieni, Vice Presidente del Copasir; dell’onorevole Mario Furore e dei Ministri Maria Stella Gelmini e Andrea Orlando.
Presenti ai lavori anche la nota presentatrice Simona Ventura, il giornalista Giovanni Terzi, il professore Claudio Radaelli, l’esponente radicale Rita Bernardini, il segretario di Nessuno tocchi Caino Sergio D’Elia, il Presidente della Fondazione Luigi Einaudi Giuseppe Benedetto e Gaetano Armano, Fiamma Nirenstein, Paolo Borrometi e Giuseppe Giulietti, moderati dallo storico attivista radicale Matteo Angioli, presidente del Global Committee for the Rule of Law “Marco Pannella”.
I lavori sono stati utili a far emergere e comprendere l’attualissima emergenza fake news, spingendo ulteriormente per l’adozione di uno strumento giuridico per l’affermazione del diritto umano alla conoscenza e per la comprensione dei fenomeni internazionali che stiamo assistendo nel corso degli ultimi anni. Un’emergenza che, come ha ben sottolineato l’Ambasciatore Giulio Terzi, diviene utile per far emergere la differenza sostanziale tra coloro che lavorano per la libertà di stampa e chi utilizza tali libertà per divenire strumento propagandistico, spesso a pagamento, dei regimi totalitari.