Con l’ok della Camera (246 sì, 147 no e 22 astenuti) entra in vigore il Decreto sul settore creditizio
Con 246 sì, 147 no e 22 astenuti la Camera ha convertito in Legge, nella seduta del 16 febbraio, il Decreto di tutela del risparmio nel settore bancario, anche noto come DL “Salva Banche”. Il voto dell’Aula di Montecitorio sancisce (data la mancanza di modifiche al provvedimento approvato dal Senato) la definitiva entrata in vigore del testo, in scadenza il 21 febbraio.
Il Decreto Legge, composto da 27 articoli, regola la concessione della garanzia dello Stato su situazioni debitorie di banche con sede legale in Italia. Concretamente, fino al 30 giugno 2017 il Ministero dell’Economia potrà sostenere – nel rispetto delle norme europee in materia di aiuti di Stato – banche che si trovino in condizioni di passività o di dissesto finanziario, al fine di tutelare la stabilità del sistema economico. In ogni caso, la garanzia in questione potrà essere garantita dal Mef solo dopo aver ottenuto il via libera della Commissione Ue sul regime di concessione, e le operazioni di sostegno si svolgeranno sotto il controllo della Banca centrale europea per le banche sistemiche e della Banca d’Italia nel caso degli istituti di minori dimensioni.
L’ammontare della garanzia statale dovrà essere limitato ai fondi necessari per ripristinare la capacità di finanziamento – sul medio-lungo periodo – della banca beneficiaria, e sarà erogato mediante l’acquisto di strumenti di debito emessi dagli istituti destinatari. Dal lato della procedura per il rilascio della garanzia, questa sarà concessa dal Dipartimento del Tesoro (sulla base di una valutazione positiva della Banca d’Italia) dopo che la banca avrà fornito le informazioni richieste. In via generale, l’autorizzazione alla richiesta di sostegno arriverà in tempi brevi (entro cinque giorni dalla presentazione dell’istanza).
Al tempo stesso, il Decreto Legge permette al Ministero dell’Economia di sottoscrivere, entro il 31 dicembre 2017, azioni emesse da Istituti bancari al fine di garantirne la ricapitalizzazione. La sottoscrizione di azioni da parte del Mef potrà essere effettuata solo dopo l’applicazione delle misure di burden sharing, ossia di ripartizione degli oneri della ricapitalizzazione con azionisti e obbligazionisti della banca in perdita. Per fare fronte alle spese di sostegno che saranno sostenute da via XX Settembre, il DL Salva Banche istituisce un Fondo con una dotazione di 20 miliardi di euro per il 2017.
In ultima istanza, il testo sul quale la Camera ha ribadito fiducia al Governo impegna il Ministero dell’Economia a presentare alla Commissione di Bruxelles e al Parlamento italiano una relazione trimestrale sulle operazioni di sostegno bancario sostenute.