Il primo gruppo di cittadini afgani evacuati fuggiti dal loro Paese a seguito del ritorno al potere dei talebani è arrivato in Giappone. Lo riferisce la stampa giapponese: si tratta di un gruppo di 10 afgani che avevano raggiunto il Pakistan via terra la scorsa settimana: quattro erano dipendenti locali dell’Agenzia per la cooperazione internazionale, secondo una fonte citata dall’agenzia di stampa “Kyodo”. Il mese scorso il governo giapponese – come ricorda Nova – ha mobilitato le Forze di autodifesa per evacuare circa 500 cittadini afgani da Kabul; l’attentato all’aeroporto della capitale afgana ha però bloccato le operazioni, e alla fine del mese il Giappone aveva evacuato per via aerea appena 14 afgani, su richiesta degli Stati Uniti. Il Giappone intende proseguire lo sforzo di evacuazione nei prossimi mesi, ed ha affidato il coordinamento dell’operazione alla sua ambasciata a Kabul, che ha temporaneamente trasferito le proprie operazioni presso un ufficio a Doha, nel Qatar.
Il Giappone ha intrapreso i preparativi per accogliere nel Paese centinaia di cittadini afgani che hanno lavorato per l’ambasciata giapponese a Kabul e per le organizzazioni umanitarie attive in Afghanistan negli scorso anni, dopo il ritorno al potere dei talebani. La ministra della Giustizia, Yoko Kamikawa, ha dichiarato che “il governo giapponese nel suo complesso sta valutando” le modalità di accoglienza di rifugiati afgani che hanno collaborato col Giappone, e che per tale motivo potrebbero essere a rischio di rappresaglie da parte dei talebani. La ministra ha annunciato che gli afgani e i loro familiari evacuati in Giappone vi soggiorneranno per 90 giorni per ragioni umanitarie, e che al termine di tale periodo potranno essere concessi loro permessi quinquennali per vivere e lavorare in Giappone