Chissà se la maggioranza ce la farà. Il nodo si chiama Cashback che il Governo ha deciso di sospendere per sei mesi. E partono le dichiarazioni contrarie prima fra tutte quelle grilline. “La sospensione del Cashback è un errore, l’ho detto e ripetuto ieri in cabina di regia. Mi auguro si possa tornare indietro su questa decisione”, scrive su Twitter il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli.
Gli fa eco Michele Bordo del Pd: “Non condivido la scelta di sospendere il Cashback per il prossimo semestre. Una cosa è correggere ciò che non ha funzionato del meccanismo, altra cosa è sospenderlo. Il Cashback ha consentito in questi mesi un maggiore utilizzo della moneta elettronica, un migliore tracciamento dei pagamenti, la riduzione del nero e dell’evasione fiscale. Per tutte queste ragioni, è un errore tornare indietro. Spero che ci sia spazio per rivedere la decisione assunta ieri dalla cabina di regia riunitasi a Palazzo Chigi”.
Non così per Forza Italia: “La sospensione del Cashback nel secondo semestre dell’anno è una decisione di buonsenso che farà risparmiare più di mezzo miliardo alle casse dello Stato, e il nostro auspicio è che si tratti di uno stop definitivo, perché si tratta di una misura demagogica i cui costi hanno ampiamente superato i benefici. E pensare che il governo Conte lo aveva perfino inserito nel Pnrr nonostante la Banca centrale europea, oltre che le associazioni dei commercianti, avesse espresso critiche molto circostanziate a un provvedimento che ha innescato tra l’altro la corsa di migliaia di furbetti intenti a frazionare lo stesso pagamento in più operazioni per avere diritto al maxi rimborso finale.
Col super premio di fine giugno calerà dunque il sipario sul Cashback, ed è il finale che Forza Italia auspicava da tempo”, scrive la capogruppo al Senato, Anna Maria Bernini. E Licia Ronzulli rincara: “Con lo stop del Cashback si manda in soffitta una misura inutile e molto dispendiosa il cui effetto più immediato è stato quello di favorire i tanti che, nella corsa al rimborso, per mesi hanno suddiviso in più tranche il pagamento dei propri acquisti per effettuare quante più operazioni possibile”. Insomma una bella grana per Draghi e non sarà la prima né l’ultima.