Anche il prossimo Governo viaggerà in Maserati. Fino al novembre del 2023, alla modica cifra di 144mila euro più Iva, il drappello del Cerimoniale Diplomatico del Ministero degli Esteri, si sposterà per esigenze di servizio naturalmente su auto di lusso.
Nello specifico, così come scritto sulla determina n. 13/PG2/2019 si tratta di Maserati Quattroporte 3.0 V6 Diesel attualmente non disponibili nella Convenzione Consip. Al posto delle vecchie Lancia Thema, in scadenza di contratto, si è reso “opportuno” sostituirle con un modello di marca italiana di rappresentanza.
C’è di più: per le esigenze del cerimoniale si aggiunge un’altra Maserati (modello Levante Diesel, sempre fino al 2023, per un importo totale di 50mila euro più iva, determina firmata dallo stesso fruitore dell’autovettura, il capo del Cerimoniale.
Le vetture a noleggio per il cerimoniale del Ministero degli Esteri non si contano. Nella determina n.1410 del 2021 risultano per esempio 6 Alfa Romeo Giulia per 36 mesi ad un importo di 127mila euro. Ancora: 5 Fiat Tipo per 60mila euro; una Lancia Thema blindata per 33mila euro.
E’ bene ricordare che il Decreto Interministeriale 90/CERIM/1990 del 4 aprile 1990 ha assegnato un contingente di automezzi al Cerimoniale Diplomatico della Repubblica per provvedere ai propri compiti di istituto ed in particolare al trasporto di personalità straniere in visita o in transito in Italia.
Tutto regolare, per carità, l’Italia deve fare bella figura con le rappresentanze estere, “ai fini dell’accoglimento di alte personalità straniere di corrispondente rango istituzionale”. Fa solo sorridere che la spesa venga a gravare anche sulla Cooperazione internazionale. Ma in ogni caso, perché non prevedere, però, auto, meno inquinanti?