Regolamento da attuarsi con Dpr. Struttura più snella
di LabParlamento
È partita la riorganizzazione del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, guidato da Giuliano Poletti.
Il veicolo legislativo sarà un Regolamento da attuarsi mediante Decreto del Presidente della Repubblica, approvato dal Consiglio dei Ministri dello scorso 17 febbraio su proposta del premier Paolo Gentiloni e dello stesso Poletti.
Una nota ufficiale di Palazzo Chigi spiega che l’iniziativa fa seguito all’istituzione dell’Ispettorato nazionale del lavoro e dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal), a opera, rispettivamente, dei Decreti Legislativi n. 149 e n. 150 del 14 settembre 2015, in attuazione della Legge 183/2014. Quest’ultima è la Legge Delega in materia di mercato del lavoro e ammortizzatori sociali che rappresenta la parte principale del Jobs Act varato dal Governo Renzi.
Ricordiamo che l’Ispettorato svolge le attività ispettive già esercitate dal Ministero del Lavoro, dall’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) e dall’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (Inail).
In particolare, il provvedimento determina la dotazione organica residua del Ministero e ridefinisce l’assetto delle strutture di livello dirigenziale generale e le relative funzioni e attribuzioni.
Per quanto riguarda l’Amministrazione centrale, si sopprimono due Direzioni Generali (quelle “per le politiche attive, i servizi per il lavoro e la formazione” e “per l’attività ispettiva”) e dieci posti di funzione dirigenziale non generale, che si riducono quindi da sessanta a cinquanta, rendendo la struttura amministrativa più snella ed efficiente. Inoltre, l’Amministrazione periferica (Direzioni interregionali del lavoro e Direzioni territoriali del lavoro) confluisce interamente nell’Ispettorato.
Vengono infine chiariti i compiti e la portata della collocazione funzionale della figura del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, quale struttura inserita all’interno del Segretariato generale.