La Commissione europea ha presentato il pacchetto di misure per la transizione energetica verso un futuro green: efficienza energetica e rinnovabili, ma non solo
Mercoledì 30 novembre 2016, a circa un anno dallo storico accordo della COP 21 di Parigi, la Commissione europea ha presentato un ambizioso insieme di misure (“Clean Energy for All Europeans”) finalizzate a mantenere competitiva l’UE nella fase di transizione verso le energie pulite.
L’Unione europea non vuole limitarsi a seguire la scia del cambiamento green, ma mira a diventare leader di questo percorso irreversibile. Gli obiettivi principali del pacchetto sono tre: dare priorità all’efficienza energetica, raggiungere la leadership mondiale nel settore delle energie rinnovabili e fornire un trattamento equo per i consumatori. Accanto a questi tre macro obiettivi, trovano spazio anche le issues riguardanti i biocarburanti, la governance dell’Unione energetica, la sicurezza delle forniture. Il tutto con lo scopo di riuscire contestualmente anche a modernizzare l’economia del Vecchio Continente per aumentarne la competitività internazionale.
I consumatori sono al centro di tutti gli interventi previsti, con lo scopo di metterli nelle condizioni di poter fare la scelta migliore delle fonti energetiche di approvvigionamento, di facilitare l’accesso a strumenti attendibili di confronto dei prezzi delle forniture e di accrescere le possibilità di autoprodurre e vendere energia.
Si mantiene inalterato il target del 27% al 2030 per le rinnovabili indicato dal Consiglio Europeo. Viene però innalzato al 30% il target per l’efficienza energetica che nelle intenzioni permetterà una ulteriore riduzione delle importazioni di combustibili fossili del 12% al 2030 (con un risparmio di 70 miliardi di euro) rispetto al precedente obiettivo del 27%. Pregevole l’iniziativa “Smart finance for smart buildings”, che punta a stimolare investimenti pubblici e privati per ulteriori 10 miliardi di euro al 2020 incoraggiando una più efficace combinazione di tutte le forme di finanziamento (fondi Efsi, strutturali, nazionali ecc.).
La Commissione europea è convinta che il pacchetto riuscirà a mobilitare fino a 177 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati ogni anno a partire dal 2021 e che potrà produrre un aumento dell’1% del PIL europeo nell’arco del prossimo decennio, oltre a creare 900 mila nuovi posti di lavoro.
Il piano della Commissione europea è stato presentato dal Vice presidente della Commissione e responsabile per l’Unione energetica, Maros Sefcovic, e dal Commissario per il Clima e l’Energia, Miguel Arias Cañete, e nei prossimi mesi sarà al centro di numerosi convegni e dibattiti. In particolare, sarà discusso nella Conferenza ACER-CEER 2017 “New Energy Market Design for the Clean Energy Transition” prevista per il 23 e il 24 gennaio del prossimo anno.