Scorrendo le 316 pagine del corposo e ambizioso Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza varato dal governo Draghi per il rilancio del Paese, ci si attenderebbero provvedimenti importanti destinati al rilancio di Roma Capitale, la cui condizione di crisi e degrado è ormai sotto gli occhi di tutti e le responsabilità politiche non possono certamente essere addebitate soltanto all’attuale amministrazione Cinque Stelle.
Il testo, trasmesso alle Camere, è stato definito dal premier Mario Draghi “un intervento epocale, che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica”. Investimenti per 191,5 miliardi di euro che puntano su donne, giovani e Sud, ma non solo. Scorrendo uno ad uno i provvedimenti si scopre che Roma Capitale è citata appena tre volte, in particolare a pagina 145, nell’ambito del capitolo “Investimento 4.3 – Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici”.
Progetti per 500 milioni di euro, meglio poco che niente, viene da dire, ma che non guardano alla prospettiva, ormai non più rinviabile, di una città che non può competere con le grandi metropoli, che ha perso appeal economico, che non ha un piano di sviluppo strategico ma viene guidata senza quella visione che domina nelle grandi capitali europee.
Di seguito il testo del capitolo del Pnnr che riguarda Roma Capitale:
Il progetto intende valorizzare il turismo e il patrimonio culturale di Roma al fine di riattivare percorsi turistici virtuosi a partire da quei luoghi/monumenti “minori”, non sempre coinvolti nei grandi flussi turistici, che caratterizzavano la Città Eterna prima della crisi legata al COVID-19.
La Ryder Cup del 2022 e il grande evento del Giubileo del 2025 rappresentano un’occasione di rilancio della Città di Roma e necessitano di un investimento ad-hoc nella Capitale per potenziarne l’attrattività. Sono pertanto previsti sei investimenti volti a creare nuovi percorsi turistici, rilanciare i piccoli complessi e restaurare i siti culturali della Città e delle sue periferie.
In particolare, le risorse stanziate saranno destinate a:
Patrimonio culturale di Roma per Next Generation EU: rigenerazione e restauro del patrimonio cultuale e urbano e dei complessi ad alto valore storico e architettonico;
Dalla Roma pagana alla Roma cristiana: interventi di messa in sicurezza, anti- sismica e restauro di luoghi pubblici ed edifici di interesse storico lungo i cammini giubilari della Città;
Lacittàcondivisa: riqualificazione delle aree periferiche della Città e dei siti tematici (aree archeologiche, palazzi) situati nelle ampie zone periferiche al di fuori di Roma;
Mitingodiverde: rinnovo e restauro di parchi, giardini storici, fontane e ville;
#Roma4.0: digitalizzazione dei servizi culturali;
#Amanotesa: incremento dell’offerta culturale nelle periferie per promuovere l’inclusione sociale (ad es., rimozione delle barriere architettoniche, sensoriali, culturali e cognitive d’accesso ai luoghi di cultura, supporto a famiglie e soggetti fragili). Le azioni di restauro e valorizzazione del patrimonio archeologico di Roma saranno complementate da una serie di interventi volti a garantire la migliore esperienza possibile per il turista.
Tali iniziative prevedono l’attivazione di attività di formazione del personale turistico, la creazione di un sistema di bigliettazione unico con la possibilità di combinare percorsi di visita che alternano i siti principali dell’area centrale e i nuovi complessi periferici ripristinati, nonché lo sviluppo di una app dedicata per i turisti che contenga informazioni turistiche, culturali e logistiche.