Milleproroghe e decreti attuativi sulla riforma PA al centro dei lavori parlamentari
Articolo di S. C.
I lavori di questa settimana sono stati caratterizzati dall’approvazione definitiva del Milleproroghe, che a breve sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Diventa legge, senza modifiche rispetto al testo arrivato dal Senato, il decreto che contiene misure che vanno dalla pubblica amministrazione all’editoria, dal lavoro e politiche sociali all’istruzione, dallo sviluppo economico alle infrastrutture e ai trasporti, dalla giustizia ai beni culturali all’ambiente e all’economia.
Ancora in alto mare i lavori relativi alla legge elettorale alla Camera: slitta l’approdo in aula, inizialmente programmato per il 27 febbraio. La Commissione Affari costituzionali ha proseguito l’esame e calendarizzato un nuovo ciclo di audizioni di esperti.
Con l’approvazione definitiva di Palazzo Madama, diventa legge il DL Mezzogiorno. Tutela dell’occupazione, salvaguardia ambientale, coesione sociale e territoriale sono i temi al centro del provvedimento.
L’Aula del Senato ha inoltre avviato i lavori relativi al DdL di contrasto alla povertà e al riordino delle prestazioni sociali.
Torna a far discutere il DdL Concorrenza, che è stato calendarizzato in Aula al Senato martedì 7 marzo. Si segnala inoltre che la Sen. Linda Lanzillotta (PD) ha chiesto di riaprire i termini per la presentazione di emendamenti, chiusi il 12 settembre 2016.
Sempre sul fronte del Senato, la senatrice Dem Rosa Maria Di Giorgi è stata eletta nuovo vicepresidente di Palazzo Madama, al posto di Valeria Fedeli, ora ministro della Pubblica Istruzione.
Presentata dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti la Relazione sulla verifica dell’attuazione della Legge 68/2015 in materia di reati ambientali.
Sulla situazione di debito in Italia è tornata ad esprimersi la Commissione europea: è stata richiesta una manovra correttiva entro aprile, in caso contrario scatterà la procedura di infrazione.
Dal Consiglio dei Ministri è arrivato il via libera al “decreto correttivo al codice degli appalti per una maggiore semplicità e trasparenza e per cercare di dare un contributo alla ripresa degli appalti e dei lavori pubblici”.
Approvati anche cinque decreti attuativi della riforma della pubblica amministrazione targata Madia, che completano l’iter legislativo della riforma. Tra le novità principali c’è il nuovo Testo Unico sul pubblico impiego, accompagnato dalla revisione del sistema di valutazione. Completano il pacchetto il documento unico per l’auto, la revisione dei ruoli delle forze di polizia e la riorganizzazione dei corpo dei vigili del fuoco. Nel nuovo Testo unico viene fatta chiarezza sulle conseguenze dei licenziamenti illegittimi nella PA.
“Le operazioni che dobbiamo fare nelle prossime settimane con il Def – ha dichiarato Gentiloni – chiedono un’ulteriore accelerazione del ritmo delle riforme ed è quello che faremo. Il governo italiano, lo dico oltre che ai concittadini anche ai nostri amici a Bruxelles, è a lavoro, con determinazione forse non colta del tutto da qualcuno ma per quanto ci riguarda molto chiara”.
Questa settimana ha preso il via la fase precongressuale del Pd, che sarà presieduta da Lorenzo Guerini, eletto Presidente della Commissione Congresso.
Con l’Assemblea e la direzione dei giorni passati, si è consumata la scissione tra Matteo Renzi e la minoranza bersaniana-dalemiana. Nuova sinistra-diritti e lavoro (o simili) dovrebbe essere il nome del principale gruppo di fuoriusciti dal Pd. La prossima settimana Roberto Speranza presenterà i nuovi gruppi di Camera e Senato, composti a Montecitorio da circa 22 deputati e a Palazzo Madama da circa 15 senatori.
Alla Camera questi deputati fuoriusciti si uniranno ai 17 che firmarono per la candidatura di Arturo Scotto alla segreteria di Sinistra Italiana e che poi hanno lasciato, a loro volta, questo partito.
Michele Emiliano, contrariamente alle aspettative, non ha lasciato il Pd, rompendo con l’asse Rossi-Speranza e candidandosi alla segreteria del partito. Gli sfidanti di Matteo Renzi alle primarie saranno quindi Emiliano, Andrea Orlando e Carlotta Salerno che nei giorni scorsi hanno ufficializzato la loro candidatura.
Si segnala infine che Nicola Fratoianni è stato eletto segretario di Sinistra Italiana. Il neosegretario, con l’ex Pd Stefano Fassina e Nichi Vendola, si dichiara contrario a qualsivoglia apertura ai dem.