Dibattito su elezioni anticipate, manovra correttiva e riforma d’impresa al centro dei lavori parlamentari
Anche questa settimana è proseguito il dibattito sull’eventualità di elezioni anticipate, con un PD dilaniato da lotte interne: Michele Emiliano ha annunciato ufficialmente la sua candidatura come alternativa a Matteo Renzi (nel caso in cui fosse l’unica controparte), Massimo D’Alema ha invocato più volte il congresso senza il quale a suo avviso sarebbe necessaria una scissione, Pier Luigi Bersani ha rilanciato un Ulivo 4.0. E Renzi per la prima volta non ha escluso la possibilità di cedere il passo: “La prossima volta potrebbe toccare a Gentiloni o a Del Rio“. “Il punto è se votare a giugno o a febbraio del 2018 – aggiunge Renzi – se si celebra il congresso si va all’anno prossimo, altrimenti si fanno le primarie. Non ho problemi a fare il congresso, volevo farlo a dicembre ma me l’hanno impedito. E adesso lo invocano…ma lasciamo stare”. Anche per questo motivo non è stata ancora sciolta la riserva sulla nuova segreteria del PD, attesa ormai da qualche settimana. Un quadro più chiaro sarà disponibile a partire da lunedì 13 febbraio, giorno in cui è stata convocata la direzione del partito.
Nuovo stop per la legge elettorale dalla Commissioni Affari Costituzionali della Camera che inizierà l’esame delle proposte di legge dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza della Consulta sull’Italicum (attese entro il 10 febbraio).
Sul fronte di Montecitorio è arrivato l’ok al DdL Fallimenti, la delega al governo per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza, testo che passa al Senato. Approvato da Palazzo Madama il DdL sul Cyberbullismo, che torna alla Camera.
Passando alle Commissioni parlamentari, la Bilancio di Montecitorio ha concluso l’esame del DL sul Mezzogiorno, testo che arriverà in Aula la prossima settimana.
Per quanto riguarda la manovra correttiva dei conti pubblici pari allo 0,2% del Pil richiesta dalla Commissione europea, arriva un ok dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, ma entro aprile, quando verrà approvato il Documento di economia e finanza.
Firmato nella serata di giovedì 2 febbraio, a Palazzo Chigi, un memorandum d’intesa tra il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il primo ministro libico Fayez al-Serraj che ha al centro i flussi migratori e il controllo dell’immigrazione clandestina.
Il Consiglio dei Ministri del 2 febbraio ha approvato un decreto-legge per la realizzazione di nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni e delle attività produttive colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017.