“Una nuova legge elettorale? Non ci credo”. D’Alimonte (LUISS) commenta i risultati delle elezioni
di Valentina Magri
Le elezioni Politiche del 4 marzo hanno rivelato il trionfo di Movimento 5 Stelle e Lega Nord e un’Italia divisa in due tra centrodestra (al Nord) e Movimento 5 Stelle (al Sud). Abbiamo chiesto un commento a caldo sul voto a Roberto D’Alimonte, Ordinario di Sistema Politico Italiano presso l’Università LUISS Guido Carli, politologo e Direttore del CISE – Centro Italiano Studi Elettorali.
Si aspettava questo esito delle elezioni politiche del 4 marzo?
“Sì, me lo aspettavo. Stavolta i sondaggi non hanno sbagliato di molto. La sorpresa è semmai che i sondaggi abbiano in buona parte indovinato. Ne ho realizzato uno con 6000 casi pubblicato il 16 febbraio i cui dati dicevano sarebbe andata così. Se entriamo nei dettagli, il mio sondaggio stimava il Movimento 5 Stelle al Sud al 38%, poi nella realtà arrivato al 42% dei consensi.”
Cosa indica a suo avviso il trionfo di M5S e Lega Nord?
“Indica che i vecchi schieramenti tradizionali non reggono più, che milioni di italiani vogliono vedere un cambiamento netto, e soprattutto gli elettori del Sud vogliono essere ascoltati.”
Come commenta la geografia del voto?
“Il trionfo della destra al Nord è legato alla debolezza di Berlusconi e ad un uso sapiente del tema immigrazione e sicurezza da parte di Salvini. Per quanto riguarda il Sud, l’alternativa non è associata alla Lega Nord, anche se è significativo che sia stata votata dall’8% dei meridionali. Il voto di protesta e la voglia di rivalsa al Sud si sono quindi riversati sul Movimento 5 Stelle.”
In una precedente intervista a questa testata, lei aveva previsto che con il Rosatellum nessun partito avrebbe ottenuto la maggioranza per governare e che le coalizioni si sarebbero scomposte dopo il voto. Alla luce dei risultati ottenuti, come pensa si scomporranno e ricomporranno le coalizioni?
“Bisognerà vedere cosa succederà, soprattutto alla coalizione di centrodestra. La situazione è in gestazione ancora, bisogna aspettare per avere una risposta. Certo è che il governo dovrà nascere da una scomposizione e ricomposizione delle coalizioni, ma è tutto da vedere in che direzione. Posso dire solo che non è né realistico, né auspicabile, che si faccia un governo senza il Movimento 5 Stelle.”
Secondo lei ha senso creare un Governo di scopo per riscrivere la legge elettorale e tornare alle urne?
“Non ci credo che i partiti riscriveranno una legge elettorale migliore. È difficilissimo farla perché è troppo complicato trovare un accordo tra partiti, soprattutto con maggioranze allargate.”