Prima Francia, seconda Italia. Le imprese transalpine hanno vinto già l’Europeo, infatti sono le più aiutate d’Europa dopo le nostre. Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, la Francia ha sborsato più di 155,36 miliardi di euro a beneficio delle imprese, seguita dall’Italia con aiuti erogati per 107,9 miliardi di euro. Dalla Germania, invece, sono stati assegnati 104,25 miliardi di euro e dalla Spagna 90,8 miliardi. A dirlo sono le stime più recenti fornite dalla commissione europea fornite da ItaliaOggi.
Nel primo periodo di pandemia, paesi come Francia, Spagna avevano quasi esclusivamente fornito garanzie pubbliche a condizioni favorevoli. Mentre la Germania aveva fatto un uso più ampio di ristori che non devono essere rimborsati. L’Italia, invece, aveva usato metà ristori e metà garanzie sui prestiti.
La stima del valore totale degli aiuti di stato ammonta a 3.060 miliardi di euro. Tutti gli aiuti di stato approvati finora “sono stati necessari e proporzionati per sostenere le imprese europee”, sottolinea la commissione, “e hanno rispettato le garanzie previste dal quadro di riferimento temporaneo”. Più precisamente, il 52,3% degli aiuti di stato approvati da Bruxelles è stato notificato dalla Germania. L’Italia ha notificato misure che rappresentano circa il 15,2% dell’intero importo degli aiuti di stato approvati, mentre gli aiuti notificati dalla Francia rappresentano il 14,3%. Gli aiuti notificati dalla Spagna rappresentano il 5,5% degli aiuti di stato approvati, mentre gli aiuti notificati dalla Polonia e dal Belgio corrispondono rispettivamente al 2,3% e all’ 1,9%. Gli aiuti notificati da altri stati membri sono stimati tra lo 0,01% e l’1,5% del totale stimato di 3.060 miliardi di euro.
Sulla base delle risposte di tutti i 27 stati membri – riporta ancora ItaliaOggi nel periodo tra metà marzo e fine dicembre 2020, erano stati approvati 2.960 miliardi di euro di aiuti fino a quel momento, ma ne erano stati effettivamente utilizzati solo 544 miliardi di euro.
In termini assoluti, la Francia ha concesso più di un quarto del totale degli aiuti erogati, seguita dall’Italia con il 19,8% del totale, dalla Germania con il 19,1% e dalla Spagna al 16,7%. In termini relativi, la Spagna è il paese che ha erogato di più rispetto al- proprio Pil (7,3%), seguita dalla Francia (6,4%). Italia (6,0%), Grecia (4,39%), Malta (3,9%), Ungheria (3,7%), Portogallo (3,6%), Polonia (3,6%) e Cipro (3,5%). A livello di Ue 27, la spesa per gli aiuti di stato relativi alla pandemia corrisponde a circa il 3,9% del Pil dell’Ue. Le regole europee. L’impresa che riceve un sostegno dallo stato ottiene un vantaggio rispetto ai concorrenti. Pertanto, il trattato sul funzionamento dell’Unione europea proibisce generalmente gli aiuti di stato a meno che non siano giustificati da ragioni di sviluppo economico generale. Per garantire che questo divieto sia rispettato e che le esenzioni siano applicate allo stesso modo in tutta l’Unione europea, la commissione europea ha il compito di garantire che gli aiuti di stato siano conformi alle regole Ue.