Secondo l’ultimo rapporto dell’ISTAT su mobilità e incidenti stradali la situazione pandemica e le misure per contenerla hanno condizionato i volumi e l’andamento del traffico, il mercato dell’auto e il profilo di mobilità degli italiani.
Basti pensare al perdurare dell’utilizzo dello smart working che ha ridotto il flusso di lavoratori negli spostamenti sistematici tra casa e lavoro, ai periodi di didattica a distanza, disposti a seconda della situazione sanitaria locale, ai periodi di blocco del traffico tra le 22 e le 5 del mattino nei primi sei mesi dell’anno, a meno di esigenze valide e comprovate.
Ciononostante, l’anno passato si caratterizza per la ripresa della mobilità in tutte le sue forme, dopo la sensibile diminuzione forzata del 2020. Di conseguenza è variato anche l’andamento dell’incidentalità stradale e della mobilità anche nel 2021. Rispetto al 2020 gli incidenti e gli infortunati sono diminuiti nei mesi di gennaio e febbraio e sono aumentati in misura consistente nel periodo marzo-giugno, per tornare a livelli molto vicini al periodo pre-pandemia nella seconda parte dell’anno.
Guardando la distribuzione per età, le vittime risultano concentrate nelle classi 45-59 anni e 20-24 anni per gli uomini, tra i 70 e gli 84 anni e 20-24 anni per le donne. L’aumento più consistente rispetto al 2020 si registra però nelle classi di età 15-19 (+41,7%) e 25-29 anni(+34,9%), seguite dai 40-49-enni (+31,5%). Continua a essere una nota negativa la quota elevata di bambini da 0 a 14 anni deceduti in incidente stradale (entro il 30simo giorno): 28 nel 2021, dei quali 23 tra 5 e 14 anni (18 nel 2019 e ben 29 nel 2020).
Sulla rete autostradale le percorrenze medie annue dei veicoli riportano un aumento su base annua del 23% ma sono ancora inferiori dell’11% rispetto al 2019.
L’Indice di Mobilità Rilevata (IMR), calcolato da Anas sulla base del traffico giornaliero medio mensile per classi di veicolo, risulta pari a -12% rispetto al 2019 per il traffico totale sulle strade di interesse nazionale e a -1,5% circa per il solo traffico di mezzi pesanti. Rispetto al 2020 lo stesso indice cresce di circa il 15% per il traffico totale e del 10% con riferimento ai soli veicoli pesanti.
Anche i dati congiunturali provvisori dell’Osservatorio Audimob di Isfort, che includono la domanda complessiva di mobilità, inclusi gli spostamenti a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici, confermano, specie in ambito urbano, la consistente ripresa dei flussi di domanda, soprattutto a partire da aprile 2021, in coincidenza dello stato di avanzamento della campagna vaccinale. Tra settembre e ottobre il tasso di mobilità è arrivato al 77,2% (contro il 67,7% della media 2020) e il volume di spostamenti è cresciuto del 22% rispetto al primo trimestre dell’anno, pur restando su livelli inferiori al regime pre-Covid.
Nel 2021 sono stati 2.875 i morti in incidenti stradali in Italia (+20,0% rispetto all’anno precedente), 204.728 i feriti (+28,6%) e 151.875 gli incidenti stradali (+28,4%), valori tutti in crescita rispetto al 2020 ma ancora in diminuzione nel confronto con il 2019 (-9,4% vittime, -15,2% feriti e -11,8% incidenti).
Le vittime aumentano tra tutti gli utenti della strada rispetto al 2020, fatta eccezione per gli occupanti di autocarri, e diminuiscono rispetto al 2019. Se ne contano 169 tra gli utenti su mezzi pesanti (+44,4% e +23,4% rispetto a 2020 e 2019), 695 tra i motociclisti (+18,6%; -0,4%), 471 tra i pedoni (+15,2%; -11,8%), 1.192 tra gli occupanti di autovetture (+17,1%; -15,5), 67 tra i ciclomotoristi (+13,6%; -23,9%). Per biciclette e monopattini elettrici si registrano 229 vittime (+30,1% rispetto al 2020 e –9,5% rispetto al 2019).
Con riferimento ai soli monopattini elettrici (conteggiati dal 2020), gli incidenti stradali che li vedono coinvolti, registrati in tutte le province italiane, passano da 564 del 2020 a 2.101, i feriti da 518 a 1.980, mentre i morti (entro 30 giorni) sono 9, più un pedone deceduto.
Incidenti stradali, vittime e infortunati aumentano su tutti gli ambiti stradali, ma rimangono ancora sotto i livelli pre-pandemia. Le variazioni più significative rispetto all’anno precedente si registrano sulle autostrade, dove le vittime crescono del 26,2% (-20,6 nel confronto con il 2019), seguono le strade extraurbane (+19,8% e -10,9% rispetto a 2020 e 2019) e quelle urbane (+19,1% e -5,0%).
Anche nella Ue27 il numero delle vittime riprende ad aumentare nel 2021 (+5,3% rispetto all’anno precedente), dopo la drastica riduzione del primo anno di pandemia (-17,1% sul 2019). Complessivamente, nel 2021 le vittime sono state 19.855, contro 18.861 del 2020 e 22.763 del 2019. Ogni milione di abitanti si contano 44,7 morti per incidente stradale nella Ue27 e 48,6 nel nostro Paese, che passa dal 12° al 13° posto della graduatoria europea.