di S.D.C.
Nel piano del Governo agevolazioni, detrazioni ma soprattutto formazione e sviluppo di conoscenze
Il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ha presentato ieri pomeriggio a Milano l’atteso piano industriale conosciuto come Industria 4.0 (I4.0).
A sottolineare l’importanza strategica dell’investimento, all’evento ha partecipato anche il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che – nell’occasione – ha confermato alla platea degli industriali l’impegno concreto e prioritario del Governo per rilanciare la competitività nazionale.
Il piano, in sintesi, prevede nel solo 2017 una mobilitazione di 13 miliardi di euro. Il tutto, gestito da una cabina di regia composta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dai Ministeri competenti e da una rappresentanza di università, enti di ricerca, sindacati e imprenditoria. Un piano, che nella visione del premier va letto come “una sfida culturale, politica oltre che economica”.
Due, più in particolare, le direttrici chiave evidenziate nella presentazione: investimenti innovativi e competenze. Con gli investimenti innovativi si vogliono incentivare gli impieghi privati su tecnologie e beni I4.0; aumentare la spesa privata in ricerca; sviluppare, innovare e rafforzare la finanza a supporto di I4.0 e start-up. La seconda direttrice punta a diffondere la cultura I4.0 attraverso scuola digitale e alternanza scuola-lavoro; sviluppare le competenze attraverso percorsi universitari e istituti tecnici superiori dedicati; finanziare la ricerca, potenziando i cluster e i dottorati con la creazione di competence center e digitalinnovationhub.
Gli strumenti indentificati per aiutare le aziende sono: detrazioni, agevolazioni, sostegno alla formazione, superammortamenti. Essenziale in questo scenario, secondo il Ministro Calenda, la volontà di diffondere le conoscenze dell’Industria 4.0. Per questo, prossimamente partirà un roadshow di sensibilizzazione dal Nord al Sud del Paese.