Incostituzionale il turno di ballottaggio, via libera al premio di maggioranza
Dopo una camera di consiglio durata più del previsto, la Corte Costituzionale mercoledì 25 gennaio ha accolto in parte i ricorsi contro la legittimità dell’Italicum presentati da cinque Tribunali ordinari (Genova, Torino, Perugia, Trieste e Messina).
Come si evince dal comunicato pubblicato a margine della sentenza, la Consulta ha dichiarato incostituzionale il turno di ballottaggio, al quale avrebbero avuto accesso, senza soglia minima, le due liste più votate al primo turno. I giudici hanno ritenuto illegittima anche la possibilità per i capilista eletti in più collegi di “scegliere” il proprio seggio, conservando per queste circostanze il criterio del sorteggio.
È stato considerato legittimo il premio di maggioranza che permetterebbe al partito che abbia raggiunto il 40% dei voti di ottenere 340 seggi alla Camera, pari al 55% dell’Assemblea di Montecitorio.
In ultima istanza, la Corte ha chiarito che la legge elettorale frutto della sua decisione può essere applicata in via immediata.
Sarà a questo punto interessante assistere agli effetti che la sentenza avrà sul dibattito parlamentare e sul proseguimento dell’attuale Legislatura.