La Camera ha approvato il 3 aprile 2014 con 310 sì e 61 no, la proposta di legge, approvata in un testo unificato e modificata dal Senato sullo scambio elettorale politico – mafioso. La formulazione è stata modificata e rinviata all’esame dell’altro ramo del Parlamento. Grande scontento da parte del Movimento 5 Stelle, che ha contestato le variazioni apportate al testo. Il Pd ha invece parlato di “norma di grande rigore che permetterà di stroncare qualunque patto tra politica e mafia” e soddisfazione è stata espressa anche da parte dei rappresentanti di Forza Italia.
Le modifiche più consistenti riguardano l’abbassamento della pena: per il reato di scambio politico mafioso la pena non sarà più da un minimo di 7 anni a un massimo di 12 anni di carcere (come prevede l’attuale art. 416-ter del codice penale) ma passerà da 4 a 10 anni. Il punto che ha infiammato il confronto è se nel testo della legge si debba specificare che è punita anche la “disponibilità a soddisfare gli interessi o le esigenze delle associazioni mafiose”, o solo lo scambio di voti contro altra utilità.
Il Procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti, ha commentato l’approvazione, specificando che “ora la norma è perfetta e veramente utile a contrastare lo scambio tra politica e mafia”.
[button title=”Approfondisci” link=”http://www.camera.it/leg17/465?tema=892&Scambio+elettorale+politico-mafioso” target=”_blank” size=”” color=”” class=””]