Poletti: “Relazione evidente tra politiche e crescita del Pil”. Presentato a Roma il Rapporto ‘Il mercato del lavoro: verso una lettura integrata’
Si è svolta nel primo pomeriggio, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, la presentazione del Rapporto ‘Il mercato del lavoro: verso una lettura integrata’, frutto della collaborazione tra Ministero del Lavoro, Istat, Inps, Inail e Anpal.
Obiettivo del Rapporto è fornire una serie di analisi utili allo sviluppo del dibattito pubblico sul lavoro, con particolare riferimento ad aspetti come la relazione tra l’andamento dell’economia e quello del mercato lavorativo, il ruolo delle strategie d’impresa nella creazione di occupazione e la relazione tra lavoro e salute. ‘Il mercato del lavoro: verso una lettura integrata’ si compone di 6 capitoli: ‘Il mercato del lavoro: la ripresa e i persistenti fattori di debolezza’, ‘L’offerta di lavoro tra tendenze demografiche e dinamiche economiche’, ‘La domanda di lavoro delle imprese nella fase di ripresa economica’, ‘I rapporti di lavoro di breve durata: dimensioni della domanda e caratteristiche dell’offerta’, ‘L’occupazione indipendente alla luce delle fonti integrate: eterogeneità, dinamica e trasformazioni’ e ‘Lavoro e salute: infortuni sul lavoro e malattie professionali negli ultimi anni’.
Alla presentazione hanno preso parte i Presidenti degli Enti coinvolti (Giorgio Alleva di Istat, Tito Boeri dell’Inps, Massimo De Felice dell’Inail e Maurizio del Conte di Anpal), nonché il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che ha aperto la conferenza stampa. “Dal Rapporto emerge l’impatto che ha avuto la crisi: i dati guardati nel lungo periodo mostrano come l’Italia ha avuto due crisi successive, e come dal 2014 ci sia un cambiamento strutturale nella dinamica”, ha affermato l’esponente del Governo, secondo il quale “c’è una relazione evidente tra le politiche da un lato e i dati della crescita del Pil dall’altro”. Poletti ha poi sottolineato come si confermi “l’esigenza di avere da un lato politiche economiche per la crescita e dall’altra parte politiche specifiche per il sostegno all’occupazione giovanile”, aggiungendo che “questa è la scelta compiuta nella Legge di Bilancio, con la decontribuzione per le assunzioni dei giovani”.
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