In Italia che la spesa per le tre Forze Armate è cresciuta nel 2020 fino a 15,32 miliardi di euro contro i 13,98 del 2019 con un incremento di ben 1,3 miliardi (+9,6%) mentre nel 2021 tale stanziamento dovrebbe salire a circa 17 miliardi con almeno 7 miliardi (4 del bilancio e 3 dai fondi del Ministero dello sviluppo Economico) destinati ad acquisire nuovi mezzi, armi ed equipaggiamenti.
Il nostro Paese, in questo caso, è in buona compagnia. Come scrive Gianandrea Gaiani “dalla Germania alla Gran Bretagna, alla Svezia passando per la Francia, l’emergenza sanitaria determinata dal Covid 19 sta determinando un evidente e per molti versi inaspettato incremento della spesa militare e per la sicurezza in tutti i paesi europei. Una tendenza con qualche eccezione, come nel caso della Russia che invece prevede di ridurre le spese militari a causa della crisi determinata dal virus cinese.
Senza i parametri di Maastricht da rispettare – continua Gaiani – e con i fondi europei del Recovery Fund (forse) in arrivo, aumentare la spesa militare consente innanzitutto di destinare importanti risorse alle commesse industriali necessarie non solo a rinnovare e ammodernare le forze armate ma anche a garantire posti di lavoro e sopravvivenza alle industrie nazionali della Difesa, Aerospazio, Cyber, Intelligenza Artificiale e in generale dell’Alta Tecnologia.
Tornando al nostro Paese sembra proprio che nessun tipo di emergenza sia ormai gestibile senza ricorrere abbondantemente al personale e ai mezzi militari. Per questo le Forze Armate, continueranno a incentivare l’incremento della spesa militare.