L’importanza del particolare settore della sanità accreditata ambulatoriale è sempre più sotto gli occhi di tutti. Quando il sistema sanitario pubblico è allo stremo e i cittadini non hanno la forza economica di rivolgersi alla sanità privata, ecco che diventa chiara l’importanza della sanità accreditata.
In prima linea, a tutela di questo primario settore sanitario e dei cittadini che usufruiscono annualmente di milioni di prestazioni, ci sono le Associazioni ANDIAR (Associazione Nazionale di Diagnostica per Immagini dell’Area Radiologica), SBV (Sindacato Branca a Visita) e ANF (Associazione Nazionale Fisiatri), le quali il 13 giugno sono state audite nella sede del Ministero della Salute dal Capo della Segreteria Tecnica del Ministro Schillaci, dott. Marco Mattei, nonché alla presenza del Presidente della Fnomceo dott. Filippo Anelli.
L’Associazione Andiar rappresentata dall’avv. Alessandro Capuano sottolinea l’importanza dell’incontro, soprattutto in un momento di forti cambiamenti strutturali del comparto degli accreditati, non potendo prescindere da un approfondito confronto tra le parti interessate.
Le Associazioni colgono sicuramente con favore l’agognato e atteso aggiornamento del Nomenclatore Tariffario, includendo prestazioni tecnologicamente avanzate ed eliminando quelle ormai obsolete, pur tuttavia non possono esimersi dall’evidenziare come lo stesso non tenga realmente conto dell’impatto che un simile provvedimento avrà, nei fatti, sul Paese.
Le tariffe – dichiarano i referenti Associativi presenti alla riunione – appaiono infatti antieconomiche, tali da mettere in pericolo il già precario equilibrio su cui poggiano le strutture ambulatoriali accreditate con i Sistemi Sanitari Regionali, per le varie branche della medicina.
Gli stessi ammoniscono che l’impatto della riduzione operata sulla singola tariffa non potrà essere attutito dall’aumento del numero di prestazioni; infatti, occorre precisare che innanzitutto tali strutture sono sempre soggette ai limiti di budget (che soprattutto nelle Regioni appena uscite dai Piani di rientro sono contenuti) ed inoltre che il personale medico e i macchinari hanno un limite di tempistica di esecuzione del singolo esame.
Occorre quindi una approfondita revisione delle tariffe, che non può prescindere dall’instaurazione di tavoli tecnici di confronto tra il Ministero e le associazioni rappresentative delle singole branche della medicina accreditata.
Altrettanta preoccupazione desta il recente Decreto ministeriale concernente sostanzialmente una approfondita riforma sulle modalità di acquisto delle prestazioni in accreditamento, testo predisposto già dal precedente Governo Draghi e approvato dal Governo Meloni; decreto che rientra nel tema più ampio della concorrenza derivante dalla Direttiva europea Bolkestein.
Secondo l’avvocato Alessandro Capuano la principale preoccupazione è destata dal fatto che “la comparazione non sarà incentrata unicamente sulla qualità della prestazione sanitaria offerta, ma anche sui volumi di prestazione; ovvero sulla mera quantità di prestazioni che una struttura potrà offrire, oltretutto scavalcando, con il forte rischio di mettere in disparte, il requisito imprescindibile del fabbisogno di prestazioni sanitarie nonché la necessaria territorialità delle strutture ambulatoriali accreditate, ovvero la loro uniforme e capillare presenza sul territorio nazionale.
La sanità è una materia troppo delicata e complessa per essere semplicisticamente “messa a concorrenza” come un ordinario settore economico, tant’è che l’avvocato Capuano tiene a sottolineare come la stessa Direttiva Bolkestein tra gli ambiti di esclusione dei propri campi di applicazione, prevede espressamente <i servizi sanitari prestati o meno nel quadro di una struttura sanitaria e a prescindere dalle loro modalità di organizzazione e di finaziamento sul piano nazionale e dalla loro natura pubblica o privata>.
Per questo le Associazioni ANDIAR, SBV e ANF hanno fatto fronte comune, condividendo e sottoscrivendo un documento contenente le proposte di miglioramento. Documento consegnato al Capo della Segreteria Tecnica del Ministro della Salute.
Le associazioni SBV, ANDIAR e ANF colgono con soddisfazione il confronto avuto in sede Ministeriale, anche per l’attenzione che il Ministero pone alle problematiche associative e ad un settore strategico per il benessere del Sistema Sanitario Nazionale, quale quello della sanità accreditata, che durante la recente pandemia ha dato prova di essere un sostegno imprescindibile per il sostentamento del Servizio sanitario pubblico, garantendo le prestazioni “urgenti” e “brevi” alla popolazione.
Non valorizzare il settore accreditato significherebbe non prendere in considerazione quel settore che nei momenti di crisi (come durante la pandemia da Covid) ha garantito le prestazioni che il settore pubblico non poteva erogare perché impegnato nel contrasto alla pandemia e che oggi potrebbe garantire un miglioramento fattivo del sistema sanitario pubblico e dell’offerta al cittadino.