Rubrica a cura del dott. Ciro Amendola, direttore della Gazzetta Ufficiale, meticoloso burocrate uscito dalla penna del costituzionalista-romanziere Alfonso Celotto, che si è divertito a raccogliere e a spiegare le sigle più astruse della Pubblica Amministrazione.
La burocrazia ama le sigle. Le sigle amano la burocrazia.
Buonasera, c’è la signora Rina?
Eppure per la burocrazia, Rina non è il nome di una donna.
Bensì la sigla del Registro Italiano Navale per la Classificazione delle Imbarcazioni, fondato a Genova nel 1861 per la classificazione sotto un’unica bandiera delle flotte regionali.
Il primo istituto per la classificazione delle navi mercantili in realtà di chiamava Registro Italiana Navi ed Aeromobili, da cui la sigla. Venne riformato nel 1910 con la denominazione di Registro nazionale italiano, modificato con regio decreto del 18 novembre 1917 in Registro navale italiano. Dopo la fusione con il Veritas Austroungarico il 9 giugno 1921, riprese il vecchio nome di Registro italiano. Dal 1927 venne conferito all’Istituto anche il servizio di classificazione degli aeromobili destinati al servizio civile assumendo ancora a denominazione di Registro italiano navale ed aeronautico (R.I.N.ed A.). Dal 24 novembre 1938 è stato istituito separatamente il Registro aeronautico italiano mettendolo alle dipendenze dell’allora Ministero dell’Aeronautica e pertanto l’Istituto riprese la vecchia denominazione di Registro italiano navale (R.I.NA.).
Andando a curiosare sul sito internet del registro scopriamo elementi di grande interesse (zeppi di ulteriori sigle)
Risulta infatti che il RINA è tra i fondatori dell’IACS (International Association of Classification Societies), che dal 1968 offre un contributo per la sicurezza e la regolamentazione marittima con attività tecniche, verifiche di conformità, ricerca e sviluppo.
Fa parte del Comitato di Direzione del CEOC (International Confederation of inspection and certification organizations), di CONFORMA e della Federazione CISQ (Certificazione Italiana Sistema Qualità Aziendale), che raccolgono le principali società di certificazione nazionali.
Infine, attraverso, CISQ, aderisce all’accordo internazionale IQNet (The International Certification Network), che rappresenta il maggiore network internazionale della certificazione dei sistemi di gestione per la qualità, l’ambiente e la sicurezza.
A garanzia del valore delle certificazioni e valutazioni, ha acquisito una vasta gamma di riconoscimenti, rilasciati da Enti/Organismi di accreditamento internazionali, comunitari e nazionali, tra i quali: ACCREDIA, ANAB, INMETRO, NABCB, SAAS,ISPRA, EMAS, UNFCCC, ANSF … qui le sigle sono davvero troppe!
Anche per il Dott. Amendola….
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