La Commissione Bilancio è ormai al lavoro sul testo della manovra. Oggi il termine emendamenti, via libera per l’Aula entro il 17 novembre
di LabParlamento
Dopo le audizioni preliminari di inizio settimana, mercoledì 8 novembre è iniziato a tutti gli effetti l’esame della Legge di Bilancio 2018 nella quinta Commissione del Senato.
I relatori Magda Angela Zanoni (PD) e Marcello Gualdani (Alternativa Popolare) hanno illustrato le misure contenute nella manovra, che si concentrano su alcune direttrici prioritarie: sterilizzazione delle clausole di salvaguardia su IVA e accise, interventi per la crescita, promozione dell’occupazione e sostegno sociale alle fasce più deboli della popolazione. A queste si aggiungono interventi di carattere settoriale, ad esempio per lo sviluppo del Mezzogiorno, per il contenimento della spesa pubblica e per il contrasto a evasione ed elusione fiscale.
Complessivamente, il Ddl Bilancio si suddivide in due sezioni. La prima, che corrisponde alla vecchia legge di stabilità, contiene 102 articoli, ripartiti in 10 titoli. La seconda, coincidente con l’ex bilancio pluriennale dello Stato, contiene 18 articoli e le Tabelle allegate. Tra le misure più rilevanti in ambito di industria ed energia figurano, tra le altre, la proroga al 31 dicembre 2018 dell’ecobonus per interventi di efficienza energetica negli edifici, l’estensione degli incentivi agli investimenti in materiali funzionali al piano “Industria 4.0”, la previsione di un credito d’imposta in favore delle attività professionali di “Formazione 4.0” e lo stanziamento di risorse fino a 100 milioni di euro per il finanziamento di progetti innovativi di mobilità sostenibile (coerenti con i PUMS) nel periodo 2019-2033.
Il presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama, il dem Giorgio Tonini, ha specificato i criteri di ammissibilità degli emendamenti, il cui termine di presentazione è scaduto alle 12 di oggi (a quanto si apprende, ne sarebbero stati depositati 3973). Nel dettaglio, saranno considerate inammissibili le proposte di modifica che comportino conseguenze finanziarie peggiorative dei saldi senza indicare coperture, così come i testi che contengano norme di delega o di carattere ordinamentale e gli emendamenti che intervengano sulle regole di contabilità generale dello Stato.
L’iter della Legge di Bilancio in Commissione dovrebbe concludersi entro venerdì 17 novembre. A partire da martedì 21 novembre entrerà in scena l’Aula del Senato, che ha già in programma sedute a oltranza sul provvedimento fino a sabato 25 novembre, se la discussione lo dovesse rendere necessario. A quel punto si apriranno le porte della seconda lettura della manovra alla Camera, e sarà da vedere se le turbolenze del clima politico faranno sì che il testo esca da Palazzo Madama “blindato”. In ogni caso, la manovra finanziaria dovrà tassativamente essere approvata entro il prossimo 31 dicembre, in modo da poter entrare in vigore il 1° gennaio 2018.