Quello che eravamo, quello che era l’Italia, quelli che di quell’Italia furono i giganti. Sandro Pertini e Francesco Cossiga, Bettino Craxi e Giulio Andreotti, ma anche Giovanni Paolo II.
Sono loro, le loro storie personali, i singoli percorsi politici che ci racconta nel suo libro, “L’Italia dei giganti”, curato da Francesco De Palo, Pegasus edition, Georgios Labrinopulos, giornalista greco ormai da un pezzo italiano di adozione. Ed è proprio in 42 anni di professione svolta nel nostro Paese che ha incontrato loro, “i giganti ” dell’Italia degli anni Ottanta.
Un’Italia che, come sottolinea Raffaele De Pace, presentando il volume di Labrinopulos, “era lontana dallo status di Cenerentola del Mediterraneo, in quanto aveva un suo peso specifico certificato. La Guerra Fredda stava avendo un suo punto catartico nel crollo del Muro di Berlino e Roma era senza indugi un polo atlantista soprattutto grazie alla sua classe politica, fatta eccezione per quella comunista. L’Europa muoveva passi significativi verso il traguardo unitario del 1992. Mentre nel nostro Paese si muoveva un nuovo dibattito intorno al ruolo del Partito Socialista, terzo incomodo tra Democrazia Cristiana e Partito Comunista”.
Questo lo scenario politico in cui si muovono “i giganti” che Georgios Labrinopulos ha incontrato, ha intervistato e oggi ci racconta nel suo libro.
Sandro Pertini e Francesco Cossiga, due presidenti della Repubblica tanto diversi tra loro quanto innovativi nel modo di ricoprire ognuno il proprio ruolo. E poi il carisma di papa Woytila. Una forza spirituale e mediatica tale da abbattere per la prima volta gli steccati anche delle altre religioni.
E poi ancora Giulio Andreotti e Bettino Craxi. Ed è proprio della figlia del leader del partito Socialista, Stefania Craxi, la prefazione del libro di Labrinopulos. Mentre la postfazione è stata curata da Symeon Katsinas, Archimandrita della Sacra Diocesi Ortodossa d’Italia.
“Interviste del 1984, raccolte in questo volume per raccontare l’Italia di quegli anni attraverso le parole di chi la governava – spiega l’autore a LabParlamento – anche con la testimonianza indimenticabile del Santo Padre, al quale ero molto affezionato. E poi il presidente Pertini, loquace come al suo solito con il quale mi sono intrattenuto tre ore. E con Andreotti a villa Miani, mentre con Bettino Craxi ci siamo incontrati a via del Corso e dal presidente Cossiga ho avuto l’onore di essere ricevuto al Quirinale”.
Incontri, aneddoti, storie che ci stimolano ad un inevitabile confronto con la politica ed i politici dei giorni nostri. “Questi incontri – si legge infatti nell’introduzione del giornalista Francesco De Palo – hanno preso forma e sostanza nel libro scavalcando il consueto cliché delle classiche interviste e si rivelano quantomai utili per mettere a confronto quell’Italia in rampa di lancio, pur con le sue mille problematiche, con il Paese di oggi e soprattutto con la classe politica dei giorni nostri”.