A leggere quanto riportato qualche giorno fa dal Daily Mail, c’è davvero da uscire di senno per quanto la notizia abbia dell’incredibile. Secondo il tabloid britanicco, Nike starebbe per sbarcare nel Metaverso, grazie all’acquisizione dell’azienda produttrice di scarpe da ginnastica RTKFT. Fin qui nulla di strano, se non per il fatto che proprio RTKFT produca calzature esclusivamente virtuali, indossabili soltanto da avatar all’interno della realtà virtuale creata da Mark Zukerberg.
Alcuni modelli di scarpe virtuali – ed è questo che ha dell’incredibile – arriverebbero a costare anche 10.000 dollari al paio, con persone (umane) pronte all’acquisto per far indossare tali calzature (virtuali) ai loro alter ego digitali. Del resto, anche i personaggi nella realtà aumentata hanno diritto a vestire decorosamente.
Secondo l’amministratore delegato di Nike John Donahoe, l’acquisizione serve a proseguire la trasformazione digitale dell’azienda. “Il nostro piano è investire nel marchio RTFKT, far crescere la nostra comunità innovativa ed estendere l’impronta digitale e le capacità di Nike” ha dichiarato l’AD della celebre azienda.
Durante una collaborazione recentemente avviata con il cripto-artista (appena diciottenne) Fewocious – al secolo Victor Langlois – RTFKT ha venduto 621 paia di scarpe (digitali), guadagnando circa 3,1 milioni di dollari. Numeri da record: in soli 7 minuti i modelli più pregiati (con un costo che oscillava tra i 3.000 e i 10.000 dollari) erano già esauriti.
Peccato che, però, tali costosissime calzature possano essere sfoggiate solo nella realtà virtuale (o al massimo sui social media).
Ma Nike non è la sola ad aver fiutato l’affare. Altri marchi hanno già iniziato ad intraprendere la via “digitale” per i propri prodotti, tra Gucci, Burberry e Adidas. Tutti i prodotti sono dotati di NFT – c.d. token non fungibili – un sistema informatico che ne garantisce l’autenticità. Gli NFT sono dei veri e propri certificati di proprietà su opere digitali, e nel mondo del web vengono utilizzati proprio per autenticare la proprietà di risorse digitali come immagini, video, testi e… scarpe.
Proprio gli stilisti siciliani di Dolce e Gabbana hanno venduto lo scorso autunno la loro prima collezione di scarpe NFT, soltanto 9 pezzi ma pagati dal mercato, però, 5,7 milioni di dollari. Cifre sbalorditive, sebbene il pacchetto includesse anche alcuni oggetti tangibili di alta moda.
Rimane il fatto che, quello in cui stiamo vivendo, si sta trasformando in un mondo davvero strano.