“L’Associazione Rousseau cambia strada. La scelta è dolorosa, ma inevitabile. In questi 15 mesi abbiamo sollecitato costantemente la risoluzione delle criticità. Per otto mesi abbiamo proposto concretamente un accordo di partnership per rafforzare il MoVimento. Ma stare insieme deve essere una scelta reciproca”. Parole semplici quelle apparse sul Blog delle Stelle, ma che pesano come un macigno. Sì, perché non sono state pronunciate da un attivista qualsiasi, ma dall’Associazione di Davide Casaleggio, il figlio di Gianroberto Casaleggio, il fondatore storico insieme a Beppe Grillo del MoVimento.
Un mix tra il diplomatico e il piccato la replica del MoVimento, che in un post social scrive: “La democrazia diretta, la partecipazione, il coinvolgimento degli iscritti nelle decisioni non dipendono dal singolo strumento utilizzato ma dalla volontà del M5s di affidarsi alla democrazia diretta avvalendosi prioritariamente di strumenti digitali. Questa volontà rimane invariata, il nostro cuore pulsante è la democrazia diretta, qualunque sia lo strumento utilizzato. Le scelte dell’associazione Rousseau evidenziano la volontà di quest’ultima di svolgere una parte attiva e diretta nell’attività politica. Questa volontà è incompatibile con una gestione neutrale degli strumenti”.
Vogliamo soffermarci proprio sull’ultima parte del post. “Evidenziano la volontà di quest’ultima di svolgere una parte attiva e diretta nell’attività politica”, riporta il post riferendosi alla creatura di Casaleggio. Insomma, volano stracci nel MoVimento, che dopo l’emorragia forte dei mesi scorsi che ha smembrato le fondamenta di quel gruppo che nel 2018 aveva ottenuto un consenso elettorale senza precedenti, oggi si trova a perdere quella realtà che è stata un pilastro sin dall’inizio dell’avventura politica. C’è da capire ora se la guida politica attuale del MoVimento, affidata a tutti gli effetti all’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, riuscirà a far sopravvivere i valori e i principi pentastellati anche dopo questa nuova scissione.