Nuova consultazione online. La prossima sarà sull’Ambiente
di LabParlamento
Nuova consultazione online dei Cinque Stelle, mercoledì scorso, sulle possibili linee programmatiche in vista delle elezioni. Questa volta si è trattato di valutare gli interventi in tema di sistema bancario e creditizio. Per la cronaca, la prossima consultazione sarà sull’Ambiente.
Come di consueto, grazie all’aiuto di esperti, in precedenza, sono stati approfonditi i punti fondamentali su cui si potrebbe basare una eventuale attività di governo. Tra i quesiti la separazione bancaria, una banca pubblica per gli investimenti, la riforma della vigilanza bancaria, riforma usura e anatocismo, sistema di pagamenti condiviso, legge anti-speculazione.
Sul primo punto, il MoVimento 5 Stelle punta a instaurare un sistema bancario in cui operi una netta separazione tra banche d’affari che speculano sull’economia finanziaria e banche commerciali, le uniche autorizzate a raccogliere i depositi per finanziare famiglie e imprese. Sul quesito, le preferenze sono state 18.674 con 18.358 sì.
Circa, la banca pubblica per M5S serve una Banca Pubblica per gli Investimenti, sul modello tedesco e soprattutto francese, che, da una parte, sostenga le imprese (soprattutto quelle che fanno innovazione) e l’economia reale e, dall’altra, rilevi partecipazioni strategiche e rilanci settori davvero produttivi. Via libera con 17.484 su 18.363. Tra le priorità degli interventi: Incentivare l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico 10.735, finanziare gli investimenti strutturali del Paese 10.025, investire nelle filiere innovative a limitato impatto ecologico 6509, investire nelle politiche abitative privilegiando l’acquisto della prima casa 6195, gestire la “nazionalizzazione” e il “risanamento” degli istituti bancari in crisi. 2617, gestire SGA “BANCO DI NAPOLI” per la cura dell’emergenza NPL (crediti deteriorati) 259.
Quanto alla riforma della vigilanza bancaria, ci sono troppi scandali e troppi crimini attorno al mondo della finanza. E’ necessaria una riforma profonda della vigilanza che conferisca agli organismi di controllo maggiore indipendenza, autorevolezza e strumenti d’azione efficaci. Netto il via libero alla riforma. Tra le priorità: affidare i compiti di Vigilanza Bancaria anche alla Guardia di Finanza e alla Magistratura in modo tale da creare un pool di istituzioni che possa offrire maggiori garanzie rispetto a quanto avviene ora, estendendo inoltre i poteri della Guardia di Finanza al controllo su insider trading ora svolto da Consob 12383, limitare il segreto d’ufficio sulle ispezioni svolte da banca d’Italia rendendo obbligatoria per tutti gli ispettori la comunicazione all’autorità giudiziaria in caso di reato sospetto, eliminando l’obbligo della sola comunicazione, in molti casi esclusiva, al governatore della Banca d’Italia 10748, rendere più trasparenti le attività svolte dalle singole banche in merito ai grandi affidamenti, ai grandi “prenditori”, alle garanzie offerte, alle persone e organi autorizzativi, quantomeno per i crediti in sofferenza, garantire inoltre maggiore trasparenza su finanziamenti a imprese e famiglie, 7577.
Famiglie e imprese italiane devono avere condizioni di credito più uniformi rispetto al resto d’Europa. Mentre bisogna mettere fine agli abusi sull’anatocismo, gli odiosi interessi sugli interessi che ancora resistono a dispetto della legge. Preferenze 17.459, SI 16.731.
Sistema di pagamento condiviso . E’ necessaria una piattaforma condivisa per i pagamenti, che aiuti anche il contrasto al riciclaggio e all’evasione fiscale. Votanti 17.099, preferenze 34.042. Costi notevolmente ridotti 9719, contrasto al riciclaggio 9207, velocità nei pagamenti 5788, investire nelle filiere innovative a limitato impatto ecologico 4058, tutela delle informazioni riservate (Big Data) 2947, proprietà diretta e tutela della privacy 2323.
Infine, legge anti-speculazione. Nel mondo cresce il divario tra ricchi e poveri, mentre la grande finanza specula su instabilità, volatilità e oscillazioni delle attività scambiate. Bisogna mettere un freno alle follie dell’economia di carta. Votanti 16.924, preferenze 66.166. Tra le priorità: incentivare l’obbligo di rendicontazione pubblica Paese per Paese per tutte le multinazionali così da conoscere quanto versano in imposte nei diversi paesi in cui operano 10424, divieto per la contrattazione in prodotti “derivati” per la Pubblica amministrazione 9622, maggiori sanzioni per reati finanziari 7473, limitare l’utilizzo di strumenti “altamente” speculativi come DERIVATI, MBS, CDO, CDS, CARBON SWAP, INVESTIMENTI “ESOTICI”, etc. 5949.