Agcom aggiorna gli sconti sul canone telefonico. Saranno 2,6 milioni i nuclei familiari che avranno la possibilità di avvantaggiarsi delle agevolazioni.
Forse perché una telefonata allunga la vita, o forse perché (più pragmaticamente) tale strumento di comunicazione è ormai diventato un indispensabile mezzo di inclusione sociale, fatto sta che l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha deciso di estendere la platea dei beneficiari delle agevolazioni economiche legate all’uso del telefono, aiuti riservate alle famiglie maggiormente in difficoltà.
In attesa del reddito (e della pensione) di cittadinanza, strumenti di sostegno economico rivolti alle famiglie meno abbienti e ritenuti prioritari dal nuovo governo, ci pensano le Autorità indipendenti ad agevolare gli utenti meno facoltosi, seppur limitatamente ai propri settori di competenza, riconoscendo e ponendo un argine, in tal modo, all’aggravarsi dell’incidenza della povertà in Italia negli ultimi anni.
Ultima in ordine di arrivo la decisione, la settimana scorsa, di Agcom (relatori i Commissari Antonio Nicita e Francesco Posteraro). L’Autority per le comunicazioni ha aggiornato ed esteso le agevolazioni per le famiglie in condizioni economiche disagiate che sottoscrivono contratti di telefonia.
Lo sconto sul canone telefonico esiste da tempo ma, sino alla deliberazione di giovedì scorso, era possibile ottenerlo soltanto in presenza di requisiti molto stringenti (presenza nel nucleo familiare di anziani al di sopra dei 75 anni, di percettori di pensioni sociali o di invalidità, o di capifamiglia disoccupati). Adesso tali vincoli che condizionavano l’accesso al beneficio vengono meno.
In virtù della nuova misura potranno usufruire delle nuove condizioni agevolate i nuclei familiari che ricadono nella definizione di «povertà relativa», per i quali il reddito annuale (ISEE) risulta inferiore a 8.112,23 euro. Grazie alla rimozione dei vincoli e la semplificazione delle procedure di accesso l’Autorità confida che le famiglie economicamente disagiate saranno incoraggiate ad avvalersi di questo importante strumento di coinvolgimento sociale.
Accanto al già previsto sconto del 50% sul canone di accesso alla rete telefonica (grazie al quale i beneficiari pagano oggi un prezzo di 9,5€ al mese) il nuovo sistema di aiuti pensato dall’Autorità prevede anche 30 minuti gratuiti di telefonate verso tutte le numerazioni nazionali fisse e mobili.
Ma Agcom non è la sola autorità impegnata su questo fronte.
Anche l’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (ARERA) prevede uno sconto sulla bolletta (c.d. Bonus elettrico e Bonus gas) volto ad assicurare un risparmio sulla spesa per l’energia alle famiglie in condizione di disagio economico e fisico, nonché alle famiglie numerose. Lo scorso anno tale accorgimento ha coinvolto più di un milione e 200 mila famiglie.
Dall’inizio di quest’anno, inoltre, è operativo anche il Bonus sociale idrico, uno sconto in bolletta pari al costo di 18,25 metri cubi di acqua annui (equivalenti a 50 litri al giorno, cioè il quantitativo minimo stabilito per legge per il soddisfacimento dei bisogni personali) per ciascun componente il nucleo familiare.
Su tale falsariga anche l’Agenzia delle Entrate prevede l’esenzione del pagamento del canone RAI, a patto che si abbiano compiuti i 75 anni e la soglia di reddito annuo non sia superiore a 8.000 euro. Anche se qualcuno è sempre più convinto che, vista la qualità della programmazione e i palinsesti degli ultimi tempi, dovrebbero essere i telespettatori ad essere pagati piuttosto che pagare.