Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, stigmatizza quanti in nome della libertà rivendicano il diritto a non vaccinarsi. Per il Capo dello Stato, intervenuto alla cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Pavia, si mette a rischio in questo modo la salute di chi ci sta accanto. “Quell’invocazione”, spiega infatti, corrisponde a “mettere al rischio la salute altrui” e soprattutto di quanti hanno permesso con il loro senso di responsabilità di riaprire università e scuole e far ripartire l’economia. Dopo averlo sottolineato. il Presidente Mattarella definisce “un dovere morale e civico quello della vaccinazione”. Il vaccino, infatti, è “lo strumento che in grande velocità la comunità scientifica ci ha consegnato per sconfiggere il virus, lo strumento che la scienza ci ha consegnato in tempo straordinariamente breve“.
Strumento contro il quale, negli ultimi giorni, i No Vax si sono scagliati con violenza, arrivando a colpire i giornalisti in piazza e a minacciare esponenti politici e delle istituzioni. Episodi condannati con fermezza dal Capo dello Stato: “Le minacce di violenza e la violenza stessa vanno sanzionate con doveroso rigore per tutelare coloro che hanno adottato comportamenti responsabili. Questa responsabilità, che merita un apprezzamento costante, ha consentito la ripresa gli atenei che riprendono in presenza; le scuole riaprono, l’economia è ripartita“.
L’occasione dei 660 anni dell’Università di Pavia, ha anche consentito al Capo dello Stato di soffermarsi su un tema a lui particolarmente caro come quello dei giovani e della formazione universitaria che, oggi, vede l’Italia in ritardo sul resto d’Europa.