Presentate 30 proposte di modifica al Ddl Baldelli sui conguagli elettricità e gas. 4 a firma del relatore. Ma le chance di approvazione definitiva sono poche…
di LabParlamento
Dopo una lunga fase di audizioni e segnalazioni, si è registrato un primo passo avanti concreto nell’iter del Disegno di legge in tema di maxi bollette, il cui esame nella Commissione Attività produttive della Camera è in corso dal 12 luglio scorso.
Durante la seduta della Commissione di mercoledì 8 novembre, il presidente Guglielmo Epifani (Mdp) ha infatti reso noto che alla scadenza del 26 ottobre sono stati presentati 26 emendamenti al provvedimento a prima firma del deputato Simone Baldelli (Forza Italia), ai quali si sono aggiunte 4 proposte di modifica messe a punto dal relatore Lorenzo Becattini (PD).
Tra i testi depositati da quest’ultimo, spiccano la fissazione a due anni della prescrizione del diritto al pagamento del corrispettivo nei contratti di fornitura per elettricità e gas, e l’individuazione di differenti tempistiche di applicazione del provvedimento. In base all’emendamento 2.100 di Becattini, infatti, le misure di contrasto alle richieste di conguagli superiori a due anni si applicheranno alle bollette elettriche con scadenza successiva all’entrata in vigore del Ddl, mentre nel caso del gas la scadenza dovrà essere posteriore al 1° gennaio 2019 e per il settore idrico al 1° gennaio 2020.
La discussione degli emendamenti potrebbe iniziare già la prossima settimana, per quanto l’avvicinarsi della fine della Legislatura renda complicata l’approvazione in via definitiva del Disegno di legge, alla prima lettura parlamentare nonostante la sua presentazione risalga al 29 aprile 2016. Non vanno poi dimenticati i dubbi espressi sul provvedimento dall’Autorità per l’Energia, che certamente non aumentano le chance di conclusione dell’iter.