Secondo l’Ufficio Studi di idealista i valori immobiliari in Italia segnano un calo dell’1% dopo i mesi estivi rispetto al secondo trimestre 2022 e restano però in terreno positivo, con un incremento dell’1,1% rispetto al terzo trimestre 2021.
“I prezzi delle abitazioni hanno registrato un andamento ribassista dopo i mesi estivi, che però è prematuro collegare direttamente all’aumento dei tassi sui mutui ipotecari” ha dichiarato Vincenzo De Tommaso, Responsabile dell’Ufficio studi di idealista.
“Tuttavia – prosegue De Tommaso – dopo i livelli record raggiunti a cavallo tra la fine dello scorso anno e l’inizio del 2022, c’è una tendenza al rallentamento della domanda, mentre sul fronte dei prezzi si vede ancora un trend positivo nei principali mercati come Milano, Napoli, Bologna, Torino e Roma. È plausibile che si torni a un mercato a più velocità, dove le zone caratterizzate da una pressione maggiore della domanda sull’offerta potrebbero ignorare i rialzi dei tassi poiché hanno una domanda tale da assorbire altri aumenti di prezzo, mentre in quelli in cui il rapporto tra domanda e offerta è più equilibrato, l’aumento dei tassi potrebbe fisiologicamente avere un impatto sulle quotazioni delle abitazioni”.
A dispetto della tendenza nazionale, si è riscontrato un andamento positivo in 59 dei 107 capoluoghi osservati. A trainare la crescita sono i seguenti capoluoghi: Mantova (6,5%), Monza (6,2%) e Frosinone (5,1%) mentre, i cali maggiori sono stati riscontrati a Oristano (-4,4%), Rovigo (-3,8%) e Vercelli (-3,4%).
Milano, con un valore di 4.868 euro/m², si trova al primo posto nella classifica delle città più care davanti a Bolzano (4.474 euro/m²), Venezia (4.423 euro/m²) e Firenze (4.010 euro/m²). Nella parte bassa della graduatoria la più economica troviamo Biella con un prezzo medio di 691 euro/m².