L’offerta di appartamenti in affitto condiviso è diminuita del 43% nell’ultimo anno, in linea con la forte riduzione dello stock di alloggi in locazione, secondo il rapporto sulle stanze in affitto condotto dal portale Idealista.it.
Lo stock disponibile è crollato in quasi tutti i capoluoghi di provincia italiani rilevabili. Nella maggior parte di essi il calo del prodotto disponibile è stato molto pronunciato, con diminuzioni di oltre il 60% a Lecce (-64%), Cagliari (-64%), Bari e Milano (entrambe -61%).
Tra i principali centri universitari spiccano i cali di Bologna (-53%), Firenze (-52%), Roma e Napoli (entrambe -48%). Padova e Catania segnano un calo rispettivamente del 46% e del 44%. Torino si ferma al 40%.
In relazione all’andamento dell’offerta disponibile il costo delle stanze per studenti e lavoratori fuori sede ha registrato un aumento del 4,3% nell’ultimo anno a livello nazionale, per una richiesta media per la “singola” di 365 euro/mese contro 350 euro dell’agosto del 2021.
L’andamento rialzista dei prezzi si concentra soprattutto nelle principali città universitarie italiane come Padova (30%), Torino (25%), Ferrara (24%) e Bologna (22,9%).
Tra le grandi città, Napoli segna il maggiore incremento, con una crescita del 6,7% rispetto all’anno scorso. A Roma e Milano l’aumento è stato rispettivamente del 6,3% e del 5,3%.
In 6 città il prezzo delle stanze in appartamenti condivisi si è ridotto: Siena (-6,3%), Catanzaro (-6,1%), Salerno (-3,4%), Campobasso (-2,6%), Chieti (-2,4%) e Latina (-1,7%). In 10 città i prezzi non si sono mossi.
Secondo lo studio di Idealista la città più cara è Milano con 500 euro di media di richiesta mensile. Il capoluogo meneghino precede Bologna (430 euro) e Roma (425 euro) e Torino (400 euro). Prezzi superiori alla media nazionale di 365 euro a Padova (390 euro), Firenze (387 euro), Bergamo e Trento (entrambe 370 euro).
All’opposto, Reggio Calabria è la città più economica per chi affitta una stanza con 170 euro mensili. La seguono Campobasso (185 euro), Viterbo e Benevento (entrambe 190 euro).
L’età media degli utenti che condividono un appartamento in Italia è di 32 anni (nel 2021 era di 34 anni) e vivono in quartieri semi-centrali e ben collegati, non fumano né ammettono fumatori in casa e non possiedono né ammettono animali domestici con i coinquilini. L’età media di chi condivide l’appartamento varia da città a città. A Lecce troviamo i coinquilini più anziani, con una media di 44 anni. Seguono Verona e Cagliari con una media di 39 anni, quindi Siena con 38. A Roma l’età media scende a 32 anni, a Milano a 28. Trento ospita i coinquilini più giovani (22 anni), davanti a Ferrara (24 anni).
Dal punto di vista delle quote di mercato, Roma (25,9%) e Milano (11,7%) da sole totalizzano oltre un terzo dell’offerta a livello nazionale. Gli altri mercati di maggior rilievo quanto a stock di case in condivisione sono Torino (4,2%), Trento (3,7%), Firenze (3,1%), Napoli (2,9%), Bologna (2,7%) e Catania (2%).