Verso un solo Capo di Gabinetto e alcuni Vice. Prende forma anche la Segreteria Tecnica
Di Stefano Bruni
Grandi movimenti nei Ministeri di Via Veneto, Lavoro e Sviluppo economico, affidati a Luigi Di Maio.
Si vanno infatti delineando le strutture, politiche e amministrative, del “mega dicastero” che si diceva (con poca convinzione in verità) potesse anche essere “fuso”. Non è così che andrà a finire (come anticipato da Labparlamento).
Da quanto si apprende, sul fronte amministrativo, il “doppio Ministero” avrà infatti un unico Capo di Gabinetto e alcuni vice (probabilmente 3).
Non un “nuovo” capo di Gabinetto, ma un “ritorno” al Ministero. Si tratta di Vito Cozzoli, che già aveva ricoperto il medesimo ruolo quando al Mise c’era il Ministro Federica Guidi. Poi, con l’arrivo di Carlo Calenda (che in questi giorni ha ricordato sui social la vicenda dell’allontanamento del Capo di Gabinetto), l’Avv. Cozzoli fu sostituito e approdò al servizio sicurezza della Camera dei Deputati.
Il “ritorno” però sarà in pompa magna. Infatti Cozzoli sarà il Capo di Gabinetto di entrambi i ministeri. Di Maio pare sia orientato a non nominare anche un omologo di Cozzoli al Ministero del Lavoro, quanto piuttosto alcuni “vice” che lo possano aiutare a gestire i tanti e delicati temi di competenza dei due ministeri.
Anche la segreteria tecnica comincia a prendere forma. A sedersi sulla poltrona sarà infatti Daniel De Vito che ha collaborato alla stesura del contratto di programma a fianco al leader del Movimento, Luigi Di Maio, e che già nella scorsa legislatura aveva “vigilato” sugli atti della Commissione finanze della Camera per conto del Movimento 5 stelle.
Quasi sicuro anche il ritorno di un altro “ex” del Mise: Salvatore Barca. Aveva infatti lasciato il suo ufficio di Via Veneto per spostarsi negli uffici del giovanissimo Vice Presidente della Camera.
Al Ministero del Lavoro, intanto, c’è già chi storce il naso per queste indiscrezioni sull’assetto amministrativo che vedrebbe lo stesso ministero in posizione quasi subalterna rispetto al Mise.
Nei prossimi giorni si capirà meglio come andranno a riempirsi le varie caselle ancora libere. Intanto però sono state “riempite” le caselle di natura “politica” con la nomina dei Sottosegretari.
Allo Sviluppo economico ne sono stati indicati quattro.
Dario Galli (Lega), classe 1957 e deputato già nella XIII, XIV e XV legislatura, nonché ex consigliere di amministrazione di Finmeccanica su nomina, nel 2011, del Ministro Tremonti; Michele Geraci, 51 anni, docente di finanza in quota lega. Per M5S, invece, sono stati indicati Davide Crippa, già deputato nella XVII legislatura e socio fondatore di una azienda specializzata in consulenze energetiche e Andrea Cioffi, ingegnere e Senatore dal 2013.
Due soltanto invece i Sottosegretari al Ministero del Lavoro: Claudio Cominardi (M5S) e Claudio Durigon (Lega). Cominardi, ex metalmeccanico, è stato già deputato e membro della Commissione lavoro della Camera. Durigon invece viene dal mondo sindacale (dall’Ugl) ed è ora responsabile nazionale del dipartimento lavoro della Lega.
Per ora mancano comunque nomine ufficiali sul fronte amministrativo e deleghe sul fronte politico.
In attesa che questi atti vengano formalizzati, Di Maio ha annunciato il primo decreto che porterà la sua firma: il “decreto dignità”