Secondo l’Osservatorio tassi MutuiOnline.it, Tassi Euribor, ovvero quelli utilizzati per i muti a tasso variabile, del 17 maggio 2022 ha segnato i seguenti aumenti: Euribor 1 Mese in rialzo da -0,558% a -0,544%, Euribor 3 Mesi in rialzo da -0,403% a -0,38%, Euribor 6 Mesi in rialzo da -0,192% a -0,166%, Euribor 1 Anno in rialzo da 0,206% a 0,24%.
Anche i tassi utilizzati per il mutuo a tasso fisso, Tassi Eurirs, nello stesso periodo hanno registrato aumenti: Eurirs 10 anni in rialzo da 1,7% a 1,77%, Eurirs 15 anni in rialzo da 1,86% a 1,91%, Eurirs 20 anni in rialzo da 1,79% a 1,83%, Eurirs 25 anni in rialzo da 1,66% a 1,7%, Eurirs 30 anni in rialzo da 1,53% a 1,55%. Secondo Banca d’Italia, in un contesto in cui l’inflazione nel periodo marzo 2021 – marzo 2022 ha segnato un + 6,8% in Italia e + 7,45% nell’Area Euro, la media dei tassi dei mutui è tornata sopra il 2%.
Su base annua il 2021 si chiude con 61.611 mld di euro di mutui erogati, con un margine di crescita rispetto al 2020 di circa 11 mld di euro. Analizzando IV° trimestre 2021, le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 15.913 milioni di euro. Rispetto allo stesso trimestre del 2020 si registra una crescita delle erogazioni pari a +2,7 %, per un controvalore di oltre 425 milioni di euro. È quanto emerge dai dati riportati nel report Banche e istituzioni finanziarie – IV trimestre 2021 pubblicato da Banca d’Italia a fine marzo ed elaborati dagli esperti Kìron.
Approfondendo nel dettaglio i dati trimestrali, si mantiene nel quarto trimestre la tendenza che ha caratterizzato l’intero anno 2021. Si nota la costante crescita delle operazioni a supporto di un acquisto immobiliare: nel quarto trimestre hanno segnato +13,9%. Sempre in calo invece le operazioni di surroga che, anche in virtù del rialzo dei tassi di interesse, fa crollare il dato rispetto allo stesso trimestre del 2020 del -52,1%.
Dunque in base a quanto riportato da Mutui On Line, osservando i dati storici, per ora le famiglie italiane continuano a investire nel mattone. La domanda d’acquisto non si è fermata e la risalita dei tassi per chi sottoscrive un mutuo non incide più di tanto, anche perché gli interessi da pagare sono ben al di sotto del tasso di inflazione.
L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa segnala che il 2021 si è chiuso con 749mila compravendite di abitazioni, vale a dire il 34% in più rispetto al 2020 e il 24% in più del 2019, l’ultimo anno pre-pandemico. E il merito non è solo delle grandi città, che erano state il motore all’inizio della ripresa, ma soprattutto dei comuni non capoluogo, dove l’aumento medio è ha sfiorato anche il 40% come nel caso dei comuni della provincia di Roma.