Avviato nelle Commissioni Industria e Ambiente l’iter dell’Atto sulle nuove strategie energetico-climatiche
È iniziato martedì 7 marzo, con la relazione dei senatori Pd Francesco Scalia e Laura Puppato, l’esame dell’Atto Ue sulla Governance dell’Unione dell’energia nelle Commissioni Industria e Ambiente di Palazzo Madama.
L’Atto, composto da 9 Capi e 11 allegati, fa parte del pacchetto “Energia pulita per tutti gli europei” varato dalla Commissione europea nel novembre 2016, e dà attuazione a quanto previsto dal progetto “Unione dell’energia”del febbraio 2015. Obiettivo del testo è istituire un quadro normativo integrato per la governance dell’Unione dell’energia, in grado di rendere efficaci le strategie che dovranno permettere agli Stati membri di raggiungere, nel decennio 2021-2030, gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 40% rispetto al 1990, di produzione del 27% di energia elettrica da fonti rinnovabili e di aumento di almeno il 27% dell’efficienza energetica.
Il sistema di governance agirà sulle 5 dimensioni dell’Unione dell’energia: sicurezza energetica, moderazione della domanda, integrazione del mercato interno, decarbonizzazione dell’economia e innovazione. In base a quanto previsto dal provvedimento, entro il 1° gennaio 2019 ogni Paese dell’Ue dovrà presentare un Piano energetico e climatico integrato per il periodo 2021-2030, nel quale indicherà il percorso di avvicinamento ai target indicati dalla Commissione e ribaditi dall’Accordo di Parigi. Inoltre, gli Stati membri saranno obbligati a elaborare una Strategia per le basse emissioni a lungo termine, in modo da iniziare a tracciare la roadmap per un’economia, da qui ai prossimi 50 anni, a emissioni di carbonio molto ridotte.
Le Commissioni Industria e Ambiente del Senato avrebbero dovuto esprimere un parere sull’Atto entro lo scorso 2 marzo, mentre non risulta ancora avviato l’analogo esame nelle Commissioni della Camera competenti in materia.