Trasparenza, partecipazione e competenze digitali protagoniste dal 4 all’11 marzo
di Nicola Orrù
Confrontarsi, discutere, condividere, divulgare, far conoscere buone pratiche del mondo open data sia nelle Pubbliche amministrazioni che nella società. È questo l’obiettivo della prima edizione della Settimana dell’amministrazione aperta (SAA), proposta dalle organizzazioni della società civile aderenti all’Open government forum e promossa dalla ministra Marianna Madia, che ha inoltre inviato una lettera a tutti i sindaci e presidenti di Regione che hanno aderito al Forum, per invitarli a contribuire al programma con ulteriori iniziative.
L’evento si terrà dal 4, giorno in cui si celebra in tutto il mondo l’Open data day, all’11 marzo, con iniziative dal vivo e online in tutto il territorio nazionale. Sette giorni, che non rappresentano solo un momento diffuso di conoscenza e presa di consapevolezza del digitale, ma soprattutto un’opportunità che l’Italia vuole cogliere per consolidare il percorso intrapreso negli ultimi anni a livello sia internazionale che locale.
Un appuntamento trasversale, che coinvolge tutte le parti della comunità; infatti, potranno partecipare attivamente Pubbliche amministrazioni, scuole, università, imprese, associazioni e pezzi di società civile. Ognuno potrà elaborare proposte da realizzare sul suo territorio e chiedere di includerle, tramite il sito open.gov.it/saa, nel programma ufficiale, costantemente aggiornato.
Sono già state registrate iniziative sparse in tutto il territorio: dai primi Open Data Day organizzati nelle città di Cagliari, Potenza, Imola, Napoli, Firenze e Locri, agli eventi dedicati alla sanità digitale, dai social nella PA ad altri eventi partecipati a sfondo digitale, in attesa di altri appuntamenti che ospiteranno attori istituzionali, tra i quali la stessa ministra.
In sintesi, non saranno previsti tradizionali convegni, ma dibattiti pubblici, webinar e hackaton (con la partecipazione di esperti in vari settori dell’informatica), accompagnati dalla pubblicazione di report e dataset in formato aperto, nel massimo rispetto dei principi dell’Open Government.
In particolare, a testimonianza della massima apertura verso le persone che desiderano avvicinarsi al settore, saranno chiamate in causa tutte le fasce sociali, a partire dai più giovani. Sarà presentato nel primo giorno di lavori, per esempio, il campus estivo di informatica “Ragazze digitali 2017”, che si terrà a Reggio Emilia e vedrà protagoniste le studentesse degli istituti superiori in un percorso di conoscenza e approfondimento del mondo del web, dei social e dei videogiochi.
Sempre in tema di competenze digitali al femminile, va segnalato l’incontro pubblico “Digital women” (mercoledì 8 marzo, presso la Biblioteca della Camera dei deputati), al quale sono attese tra gli ospiti anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, e la sindaca di Torino, Chiara Appendino.
Luci puntate, inoltre, sulla trasparenza amministrativa, in particolare nel mondo della sanità. È in questa prospettiva che il 6 marzo, a Palermo, si parlerà pubblicamente di “Sanità aperta e trasparente”. Grazie al programma “Curiamo la corruzione” sono stati sperimentati nuovi strumenti di contrasto e prevenzione di episodi di corruzione in strutture sanitarie, e con l’occasione verranno presentati i risultati raggiunti dal programma. Il miglioramento degli standard di qualità e lo sviluppo di buone pratiche nell’accesso alle informazioni, difatti, risulta sempre più fondamentale nella lotta alla corruzione e all’aumento di casi di malasanità.