Papa Francesco si sta riprendendo dall’intervento per un diverticolo al colon. Il bollettino medico, rilasciato in tarda serata di ieri dopo il risveglio, alla fine assicura: “Ha reagito bene”. Tre parole che dicono tutto. La situazione va monitorata, ma la prima reazione è positiva. Si parla di una convalescenza di cinque giorni. E’ il primo ricovero del suo pontificato. È stato Roberto Bernabei, il gerontologo da alcuni mesi chiamato a essere il medico del Papa a sollevare il problema dello stato del colon del Pontefice. Oggi sarà il secondo giorno di riposo.
Il Pontefice era arrivato al Policlinico accompagnato da un collaboratore, senza clamore. Francesco non ama che si sappia dei suoi problemi “privati” di salute. Sceso dall’automobile di fronte all’ingresso principale e stato sistemato al decimo piano, nella “la stanza dei Papi“. Quella che ha ospitato molte volte Wojtyla. Lastre, esami di rito, intervento condotto dal professor Sergio Alfieri. Pochi giorni fa, in occasione dell’Angelus per la festa dei Santi Pietro e Paolo, Francesco aveva insistito sulla necessità di pregare per lui. “Vi chiedo di pregare per il Papa. In modo speciale. Il Papa ha bisogno delle vostre preghiere, Grazie, so che lo farete”.
Nel frattempo sabato c’è stato il provvedimento di rinvio a giudizio della giustizia vaticana: dieci persone e quattro società, accusate variamente di truffa, estorsione, riciclaggio, peculato. Tra tutte spicca Angelo Becciu, l’ex potentissimo numero due della Segreteria di Stato che un anno fa Bergoglio in persona privò delle prerogative cardinalizie e dalla fine di luglio siederà sul banco degli imputati. Nessun riferimento ai fatti, anche se il Papa a un certo punto rileva: “Possiamo conoscere varie cose di una persona, farci un’idea, affidarci a quello che ne dicono gli altri, magari ogni tanto incontrarla nel quartiere, ma tutto ciò non basta”.