La stima completa dei conti economici trimestrali conferma un aumento del PIL del 6,2% in termini tendenziali. La crescita del quarto trimestre è la quarta consecutiva ed è stata trainata in maniera decisa dalla domanda interna che, ha fornito un contributo di 1,8 punti percentuali. La domanda estera netta ha fornito un marcato contributo negativo, derivato dal forte aumento delle importazioni a fronte di esportazioni stazionarie. È quanto emerge dai Conti Economici Trimestrali relativi al quarto trimestre 2021 resi noti dall’ISTAT.
Il quarto trimestre del 2021 ha avuto due giornate lavorative in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al quarto trimestre del 2020. La variazione acquisita per il 2022 è pari a +2,3%.
Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono in aumento, con una crescita dello 0,2% dei consumi finali nazionali e del 2,8% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni sono aumentate del 4,2%, mentre le esportazioni sono risultate stazionarie.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per +0,7 punti percentuali alla crescita del Pil: nullo il contributo dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private ISP, +0,5 quello degli investimenti fissi lordi e +0,1 quello della spesa delle Amministrazioni Pubbliche (AP). Anche la variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla crescita del Pil in misura pari a 1,1 punti, mentre la domanda estera netta ha sottratto nel complesso 1,2 punti percentuali.
Si registrano andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto di industria e servizi, cresciuti rispettivamente dell’1,1% e dello 0,4%, mentre l’agricoltura registra una diminuzione dello 0,6%.
Per quanto riguarda gli altri paesi osservati, nel quarto trimestre, il Pil è aumentato in termini congiunturali dell’1,7% negli Stati Uniti e dello 0,7% in Francia, mentre si è ridotto dello 0,3% in Germania.
In termini tendenziali, si è registrata una crescita del 5,6% negli Stati Uniti, del 5,4% in Francia e dell’1,8% in Germania. Nel complesso, il Pil dei paesi dell’area Euro è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e del 4,6% nel confronto con il quarto trimestre del 2020.