Ultima Relazione Annuale in Parlamento, in finale di settennato
Di Simona Corcos
Questa mattina, il Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Giovanni Pitruzzella, ha tracciato il bilancio del suo settennato alla guida dell’Antitrust. La Relazione annuale al Parlamento, l’ultima per Pitruzzella, quest’anno si è svolta presso la Sala Koch di Palazzo Madama, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Presidente del Senato Elisabetta Casellati.
Pitruzzella ha evidenziato la necessità che l’intervento dell’Antitrust sia mezzo efficace per contrastare le diseguaglianze. Sanzioni, quindi, alle quali però si affiancano interventi mirati.
“Alla tradizionale attenzione al benessere del consumatore e al mantenimento della struttura commerciale dei mercati – ha sottolineato Pitruzzella – si sono aggiunti nuovi obiettivi: lo stimolo all’innovazione, la spinta alla modernizzazione delle strutture dell’economia italiana per renderla più competitiva, i risparmi per i bilanci pubblici e il contrasto alle diseguaglianze attraverso la lotta alle rendite di posizione”.
Concorrenza e Innovazione
“La concorrenza è un driver dell’innovazione e l’innovazione è il motore della crescita economica. Il principale problema italiano è l’assenza di crescita che ha caratterizzato l’ultimo ventennio della nostra storia economica” ha dichiarato Pitruzzella. In un contesto come quello italiano, caratterizzato da una lunga stagnazione, Pitruzzella si è soffermato quindi sulle sfide legate all’innovazione, soprattutto quella dell’economia digitale, un campo nel quale è fondamentale che l’intervento Antitrust “stimoli e non ostacoli l’innovazione”. Come nei casi per l’accesso ai servizi digitali, dello sviluppo della fibra ottica, del settore televisivo.
Altro filone dell’economia digitale indicato da Pitruzzella è quello delle piattaforme online, alcune in grado di controllare l’accesso al mercato, creando vincoli per ostacolare la concorrenza, altre, al contrario, costrette a subire gli ostacoli degli operatori tradizionali. Allargare le possibilità di scelta del consumatore, tenendo nella dovuta considerazione sia i diritti dei lavoratori dei servizi tradizionali sia quelli dei nuovi mercati sono stati i principi che hanno guidato l’Autorità in casi come Booking.com , MyTaxi e Uber, Airbnb.
Anche se, per quanto riguarda i giganti del web come Google, Amazon, Facebook e Apple, è la Commissione europea a giocare il ruolo principale, Pitruzzella si è detto convinto che “c’è uno spazio anche per le Autorità nazionali” e ha citato il caso Whatsapp trattato recentemente da AGCM. Proprio con Whatsapp, ha messo in luce, “è stato affermato il principio secondo cui un servizio, pur apparentemente gratuito, che però comporta la cessione dei dati personali poi utilizzati a fini commerciali, implica l’esistenza di una controprestazione e pertanto costituisce un vero e proprio rapporto contrattuale, soggetto quindi alla disciplina di tutela del consumatore nei confronti di pratiche commerciali scorrette”.
In materia di concorrenza, nel rapporto si evidenzia come “l’avvio, negli scorsi anni, di importanti processi di liberalizzazioni e di riforme proconcorrenziali abbia subito nel 2017 un brusco arresto. L’anno appena trascorso è stato, infatti, caratterizzato da qualche luce e molte ombre. Fra le note almeno parzialmente positive deve essere citata l’approvazione, nell’agosto 2017, della prima Legge annuale per il mercato e la concorrenza (di seguito anche Legge Concorrenza), dopo oltre due anni dalla sua presentazione e ben otto anni dalla sua istituzione”. In secondo luogo, si sottolinea come in alcuni importanti settori, quali, ad esempio, quello energetico, dei carburanti e dei trasporti locali, l’attuazione delle misure di liberalizzazione sia stata rimandata nel tempo o subordinata all’entrata in vigore di altre disposizioni attuative, ritardando (e, dunque, attenuando) gli effetti pro-concorrenziali della legge. È necessario un progetto complessivo di liberalizzazioni in modo che l’approvazione della Legge Concorrenza non resti un unicum ma diventi, piuttosto, un appuntamento annuale, come del resto previsto dalla già citata l. 99/2009 che l’ha istituita.
L’Autorità si auspica che la nuova legislatura riprenda prontamente il sentiero delle liberalizzazioni, sia intervenendo nuovamente in quei settori che, negli ultimi mesi del 2017, sono stati caratterizzati dall’introduzione di numerose disposizioni contenenti significative restrizioni concorrenziali, a danno delle dinamiche concorrenziali dei mercati stessi e dei consumatori; sia completando quei processi di riforma settoriali, in parte contenute anche nella Legge Concorrenza, rimaste momentaneamente in sospeso e che lasciano, pertanto, gli operatori economici in un contesto di incertezza normativa.
In materia di tutela del consumatore gli interventi dell’Antitrust si sono rivolti sia ai settori dell’economia digitale che a quelli più tradizionali. Esemplari le indagini sui diamanti ‘per investimento’, le attivazioni non richieste, l’anatocismo bancario.
Il Presidente Pitruzzella ha concluso ricordando i soddisfacenti risultati degli esiti del contenzioso nel periodo 2012-2018: il 78% delle pronunce del TAR del Lazio sono state favorevoli all’Autorità, con conferma dei provvedimenti adottati.
Con riguardo alle controversie che hanno raggiunto il grado di appello, oltre il 70% delle pronunce del Consiglio di Stato sono favorevoli all’Autorità e di queste solo nel 10% dei casi il Giudice di secondo grado ha modificato la sanzione definita dall’Autorità o rideterminata dal TAR del Lazio.