Ma dipenderà da impatto Brexit. Perplessità sull’ipotesi carbon tax. Il commissario Ue al Bilancio Oettinger in audizione
di Omar Ariu
Stato di avanzamento della programmazione pluriennale di bilancio e posizioni dell’Unione europea in ambito di solidarietà finanziaria: questi i temi dell’audizione del commissario Ue al Bilancio, Günther Oettinger, davanti alle Commissioni Bilancio e Politiche europee di Camera e Senato.
Il commissario ha tenuto una presentazione ampia e aperta, invitando anche l’Italia nella sua articolazione istituzionale a contribuire alla realizzazione delle future linee programmatiche comunitarie. Oettinger si è soffermato sull’analisi di quelle che saranno le future sfide che l’Europa si troverà ad affrontare, dalla questione relativa alla sicurezza alle politiche migratorie, fino ai finanziamenti per le ricostruzioni nei luoghi terremotati e al problema climatico. Per questo, sottolinea il componente della Commissione, “l’Europa sta cercando di realizzare un Piano di bilancio pluriennale che possa dare sicurezza a tutti i partner, in modo da poter avere una visione strutturata di lungo periodo che ci permetta di ideare, finanziare e realizzare i vari progetti”.
“A oggi– ricorda Oettinger – eventi estremamente importanti, che nel 2013 non si erano ancora palesati, necessitano di adeguati finanziamenti, priorità da riservare ad esempio alla questione relativa alle migrazioni, agli sbarchi, alla sicurezza delle frontiere. Sarà necessario destinare maggiori fondi agli Stati più esposti a questi fenomeni, primi fra tutti l’Italia, per far fronte alle emergenze dei prossimi tre anni”. Nella visione del commissario, “l’Italia non può essere lasciata sola per ciò che riguarda la sicurezza del Mediterraneo, dunque è fondamentale rafforzare il partenariato e la solidarietà”.
Non sono poi mancate, da parte del rappresentante Ue, parole di elogio nei confronti del nostro Paese, dato lo sforzo che l’intero tessuto sociale ha sopportato negli ultimi tempi: “Con grande rispetto osserviamo come il vostro Governo e le vostre associazioni caritative stiano operando in questi anni, e siamo fermamente convinti che in questo senso sia necessario un maggiore sostegno anche da parte degli altri Stati membri, perché l’Europa è una comunità solidale che si manifesta soltanto con il sostegno reciproco tra i Paesi”.
Successivamente, Oettinger ha evidenziato l’importanza di una gestione flessibile ma ordinata del bilancio comunitario e di un suo rifinanziamento, tale da garantire una migliore riallocazione delle risorse e la distribuzione di più fondi per fare fronte alle nuove emergenze di questi anni, tra cui, come detto, le migrazioni e le catastrofi naturali. “Il presidente Juncker mi ha personalmente garantito la possibilità per il prossimo quadro finanziario di utilizzare il massimo importo proprio per gli aiuti di emergenza e contribuire così al processo di ricostruzione dei borghi italiani terremotati”.
Tuttavia, il commissario europeo ha rimarcato i problemi di bilancio che si verificheranno con l’uscita definitiva della Gran Bretagna dall’Unione. I britannici hanno infatti garantito al bilancio europeo tra i 22 e i 23 miliardi di euro ogni anno, dai quali a partire dal 2018 ne verranno sottratti circa 10-11, in un periodo in cui i compiti dell’Ue aumenteranno.
Al termine della sua audizione, Oettinger si è soffermato sul tema dei cambiamenti climatici, tornato al centro della scena dopo il ritiro degli Stati Uniti dagli Accordi di Parigi.“Abbiamo fatto innumerevoli passi avanti per quanto concerne la riduzione di CO2, delle cui emissioni noi europei siamo responsabili per i 2/3 a livello mondiale, e ci sentiamo obbligati a rispettare gli impegni presi sul clima anche senza l’appoggio del presidente Trump”. Il rappresentante di Bruxelles ha però mostrato perplessità rispetto alla proposta di introdurre una carbon tax europea, in quanto per poter adottare una misura così restrittiva sarebbe necessaria l’unanimità in sede di Consiglio Ue.