L’autobus che tarda ad arrivare, magari imbottigliato nel traffico cittadino. O un bicchiere di troppo del passeggero. E forse anche più di un bicchiere. Fumi dell’alcool o altri fumi, frutto di un disagio sociale che cresce, e alla fine la violenza si abbatte come una furia sul conducente del primo mezzo pubblico che passa. Malumori dovuti anche ad una cattiva amministrazione dei trasporti, ma in prima linea c’è lui, il conducente. Un semplice lavoratore che paga per tutti. Tante, troppe le aggressioni agli autisti dei bus del trasporto pubblico locale. In tutta Italia. Da Bolzano a Palermo passando per la Capitale. Un fenomeno sempre più diffuso e preoccupante.
Aggressioni spesso verbali, ma anche fisiche. Episodi che si moltiplicano. A Roma proprio la notte della vigilia di Natale due stranieri in evidente stato di ebbrezza hanno spaccato una bottiglia di vetro per minacciare un autista dell’Atac.
A Grosseto, pochi giorni fa, cinque giorni di prognosi per un conducente di un mezzo di Autolinee Toscane colpito in volto da un pugno di un passeggero che voleva scendere “fuori fermata”. Un aggressione avvenuta sotto gli occhi attoniti di alcuni bambini che si trovavano a bordo del bus. E pochi giorni prima a Palermo schiaffi e sputi contro un autista della linea 389 dell’Amat.
“Quello a cui assistiamo ogni giorno in Italia sul fronte delle aggressioni ad autisti di mezzi pubblici è un vero e proprio bollettino di guerra“, dichiara Manfredi Potenti, senatore della Lega, che in merito ha presentato una proposta di legge. “Il 9 novembre a Pisa un autista di Autolinee Toscane è stato aggredito da un gruppo di giovani che poi hanno anche lanciato un tombino contro il vetro del mezzo. Il 18 ottobre, sempre dello scorso anno, a Firenze un altro autista vittima della violenza di un passeggero che lo accusava di aver guidato male“, denuncia il senatore leghista.
Una lista di episodi, ormai quasi quotidiani, che sembra non finire mai. “È una vera e propria emergenza nazionale i cui effetti minacciano la sicurezza delle persone e dei trasporti“, prosegue Potenti. Che invoca nella sua proposta di legge misure tempestive, da tempo richieste anche da tutte le sigle sindacali del comparto.
“Interventi urgenti, come la presenza di operatori della sicurezza a bordo dei mezzi sino alla possibilità di rendere obbligatorie delle dotazioni per i mezzi che pongano in sicurezza gli autisti, spesso costretti ad interrompere il servizio o peggio, a subire azioni di interferenza della guida del mezzo“, conclude Manfredi Potenti che precisa come da questa proposta “non devono derivare nuovi oneri a carico del bilancio dello Stato“, e chiede infatti di “introdurre un obbligo di dotazione, con modificazione dell’art. 87 del Codice della Strada, di idonea protezione a tutela dei soggetti occupanti il posto di guida per tutti i veicoli adibiti al trasporto di persone“.
Più sicurezza per gli autisti, dunque. Ma maggiore sicurezza anche per i passeggeri sempre più spesso costretti ad assistere alle escandescenze di pochi violenti che possono mettere a repentaglio la sicurezza di molti.