di Mario Sabato
Come noto a tutte o quasi le imprese, il Factoring è un contratto atipico con il quale l‘azienda cede a una banca o società intermediaria specializzata iscritta in un albo Bankit i propri crediti esistenti o futuri, al fine di ottenere subito liquidità ed una serie di servizi accessori; questi ultimi sono ad esempio, incasso dei crediti, loro gestione ed amministrazione, ottenere il pagamento prima della scadenza dei crediti stessi.
Negli ultimi anni le imprese incontrano crescenti difficoltà nel tenere sotto controllo la ‘cassa’ e specie in era Covid la riscossione dei pagamenti da parte dei debitori ha subito problematiche importanti.
I soggetti coinvolti nel Factoring possono essere sostanzialmente tre:
a) Il Factor cioè la banca o l’operatore intermediario specializzato nell’erogare il servizio;
b) il debitore ceduto cioè l’azienda con la quale l’impresa cedente ha un contratto di fornitura merci o servizi;
c) l’impresa che cede il proprio credito commerciale al Factor in cambio di liquidità più o meno immediata.
I presupposti del Factoring sono quindi: il cedente che deve essere un imprenditore; il Factor come sopra descritto, i crediti che vengono ceduti devono riguardare i contratti stipulati dal cedente nell’esercizio dell’impresa.
L’andamento del Factoring in Italia anche nel primo semestre 2021 ha fatto registrare crescite percentuali molto importanti rispetto al pari periodo 2020 e questo anche perchè velocità e sicurezza dei tempi di erogazione dei fondi, fanno la differenza rispetto ad altre forme tecniche di ingresso fondi in azienda.
Da notare infine che il Factoring è un servizio con elevato grado di personalizzazione, in ragione di esigenze e caratteristiche dell’impresa richiedente, sempre più spesso del segmento PMI.
L’associazione Imprese d’Italia – AIDI con sede in Roma Viale Gorizia 20, tramite il suo Comitato Scientifico può offrire la massima assistenza alle imprese associate per l’individuazione delle migliori soluzioni per operazioni di Factoring.