Stiamo lavorando su un modello di accompagnamento per gli enti locali, territoriali e delle unioni di enti” per creare un “fondo di garanzia” da circa “20 milioni” di euro “che consenta di generare una liquidità sufficiente perché i Comuni possano essere accompagnati in questa fase della progettazione preliminare per dare una congruenza tra le molte risorse del Pnrr e la qualità dei progetti. Se saremo capaci di fare questa operazione, insieme a Cassa depositi e prestiti, allora daremo una risposta seria al Paese”. Lo ha affermato il presidente dell’Acri, Francesco Profumo, davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario.
“Il tema è che ci sono comuni piccoli e le unioni dei comuni – ha spiegato – È questo è un tema sul quale stiamo lavorando ed è da risolvere. Abbiamo molti comuni, forse 5.000, che hanno dimensioni ridotte e nel corso degli anni sono stati fatti pochi investimenti sulle professionalità e sono stati depauperati in termini di professionalità e di progettualità preliminare”. Per questo, ha aggiunto Profumo, “stiamo lavorando su un modello di accompagnamento degli enti locali, territoriali e sulle unioni di enti, affinché possano predisporre progetti preliminari che siano in grado di rispondere ai bandi che saranno pubblicati a livello ministeriale o a livello regionale”.
“Tutte le 83 fondazioni associate ad Acri” (sulle 86 complessive) hanno “recepito” le regole per il ricambio delle cariche e sulla discontinuità temporale tra il ruolo politico e la nomina in uno degli organi della fondazione nonché negli organi della società bancaria conferitaria. Profumo ha sottolineato che le 83 Fondazioni hanno inserito “nei propri statuti specifiche formulazioni condivise con il MEF” e che “è stato attivato un tavolo tecnico con l’intento di dare concretezza operativa e portare alla sua implementazione”.
Il ruolo delle fondazioni è stato confermato durante la pandemia, ha evidenziato il numero uno dell’ACRI, periodo in cui hanno agito con “rapidità: in pochi mesi hanno messo a disposizione 130 milioni di euro tra risorse proprie o raccolte di fondi privati nei territori e l’avvio di azioni a sostegno degli enti locali per rafforzare competenze progettuali e facilitare l’accesso alle risorse del Pnrr”. Il valore delle Fondazioni, ha tenuto a sottolineare Profumo, è legato “non solo alla quantità delle risorse ma anche alla qualità della spesa” poiché queste “sono in grado di sperimentare, innovare e cogliere i bisogni dei territori e adattare gli interventi al mutare dei contesti”. Le fondazioni, ha puntualizzato, sono “cardine fondamentale per l’attuazione del principio di sussidiarietà”.