Rubrica a cura del dott. Ciro Amendola, direttore della Gazzetta Ufficiale, meticoloso burocrate uscito dalla penna del costituzionalista-romanziere Alfonso Celotto, che si è divertito a raccogliere e a spiegare le sigle più astruse della Pubblica Amministrazione.
La burocrazia ama le sigle. Le sigle amano la burocrazia.
DI A DA IN CON SU PER TRA FRA… PRA
Suona come una preposizione ma non lo è.
Il PRA è il Pubblico Registro Automobilistico – gestito dall’ACI (Automobile Club d’Italia) – e contiene tutte le informazioni relative alle vicende giuridico-patrimoniali dei veicoli soggetti ad iscrizione.
Venne istituito con il Regio decreto-legge 15 marzo 1927, n. 436 (in Gazz. Uff., 11 aprile 1927, n. 84) “Disciplina dei contratti di compra vendita degli autoveicoli ed istituzione del pubblico registro”.
Ma non dobbiamo pensare che la targa automobilistica (miniera di sigle) nasca con il PRA
Fu regio decreto 16 dicembre 1897 n. 540 che introduceva l’obbligo di dotare i velocipedi di una targa comunale.
Dal 1901 la Targa indicava la provincia con nome per esteso. Poi, dal 1905 il nome venne sostituito da una sigla numerica, in base all’elenco alfabetico delle province: 01 Alessandria, 02 Ancona … 38 Milano…. 55 Roma.
Nel 1927 si scelsero le sigle alfabetiche: AL, AN, AQ… FI… LI, MI, NA, PI, TO… salvo che per ROMA, a cui il regime fascista riconobbe l’onore del nome per intero anche sulle targhe.
Come noto, dal 1994 le targhe automobilistiche hanno perso le sigle, per uniformità con il diritto europeo, venendo a essere composte da combinazioni alfanumeriche: DE 547 UX… dal sapore così anonimo!
Per gli amanti delle sigle, sono rimaste le targhe diplomatiche e quelle militari.
AM (Aeronautica Militare) CC (Arma dei Carabinieri) CFS (Corpo Forestale dello Stato) CP (Capitaneria di Porto) CRI (Croce Rossa Italiana) EI (Esercito Italiano) GdF (Guardia di Finanza) MM (Marina Militare) SMOM (Supremo Militare Ordine di Malta), VF (Vigili del Fuoco)… e così via
Passando all’aspetto burocratico, va rilevato che le targhe non sono di competenza del PRA, bensì della Motorizzazione Civile (MC)
Da anni molti ritengono che le parallele competenze di PRA e MC (cioè la Motorizzazione Civile) siano una degli esempi più lampanti di complicazione della PA italiana.
In vero il dr. Amendola sa bene che i compiti sono diversi, in quanto il PRA riguarda la proprietà dei veicoli, mentre la MC (o anche UMC) si interessa della loro caratteristiche tecniche.
Per questa ragione abbiamo un certificato di proprietà e una carta di circolazione.
Ma per semplificare la vita ai cittadini esistono gli STA (Sportelli Telematici dell’Automobilista) che unificano i due servizi.