La “Sala Pagliacci” della provincia di Perugia ha ospitato la conferenza stampa di presentazione di un libro che, oltre a ricordare la figura di un illustre statista umbro, Augusto Ciuffelli, ha allargato il campo su una serie di argomenti da lui seguiti come figura istituzionale nei vari incarichi governativi. Parliamo della scuola, dell’ordinamento previdenziale, del ruolo, seppur di breve durata, di Commissario generale civile della Venezia Giulia da giugno a dicembre del 1919.
Nella sua introduzione il moderatore Massimo Sbardella ho ricordato l’importanza che questo libro di Maiorca e Quaglietti riveste nel saper divulgare la figura di uno degli umbri che ha calcato il palcoscenico della storia italiana del primo novecento.
Successivamente gli autori hanno trattato gli aspetti da loro ulteriormente approfonditi in questa seconda edizione pubblicata dalla casa editrice Sì!Edizioni. Ci riferiamo ad aspetti che fanno di Augusto Ciuffelli, insieme al nucleo storico di deputati umbri, un personaggio che meriterebbe ancora di essere approfondito e studiato, non solo per quanto da lui realizzato a favore dell’Umbria nello sviluppo infrastrutturale dell’epoca, ma soprattutto per quanto da lui realizzato a favore dell’istruzione pubblica.
Da parte loro Zanon e Vecchiato, già autori del noto libro “Qui finisce l’odio del mondo” in cui nel raccontare in modo ampio e struggente la figura del capitano Giuseppe Gabbin, trovano il materiale anche per parlare di Giuseppe “Geppi” Ciuffelli, l’atro aviatore morto da eroe insieme al suo capitano.
Ecco allora il capitolo in cui Zanon e Vecchiato, con dovizia di particolari e foto inedite, raccontano la vita e la carriera militare di Geppi Ciuffelli, figlio del Ministro Augusto, la cui morte fu onorata dagli stessi aviatori austroungarici.