“Nel 2021 in Italia il carico fiscale, secondo previsioni della Commissione Europea, sarà superiore di 24 miliardi rispetto alla media dell’Eurozona, pari ad un maggiore prelievo di 943 euro per famiglia. Siamo ultimi nell’Ue e al 128° posto nel mondo per la pressione del fisco, tempi e procedure per pagare le tasse“. Lo hanno sottolineato i rappresentanti di Confartigianato intervenuti all’Audizione presso le Commissioni Finanze di Camera e Senato sulla riforma dell’Irpef.
“La riforma dell’Irpef è il primo passo di una indispensabile revisione complessiva del sistema fiscale per ridurre il peso delle tasse su imprese e cittadini, il numero di adempimenti e le complicazioni per pagarle. Le imprese – sostiene Confartigianato – vanno accompagnate nella ripresa della normalità economica con misure strutturali di riduzione della pressione fiscale sul lavoro in ogni sua forma, sia esso subordinato che indipendente, e di semplificazione degli adempimenti”.
In particolare, la riforma dell’Irpef, che riguarda oltre 1,5 milioni di imprese individuali e i soci persone fisiche di circa 650.000 società di persone, “dovrà assicurare pari trattamento a tutti i redditi da lavoro indipendentemente dalla loro categoria reddituale e garantire neutralità del prelievo rispetto alla forma giuridica dell’impresa. Due gli obiettivi: riduzione generalizzata del prelievo e reale semplificazione del sistema di tassazione personale per rendere più trasparente ed immediatamente riconoscibile il carico tributario che grava sul contribuente”.
“Secondo Confartigianato un primo intervento deve prevedere il riequilibrio della tassazione IRPEF sui redditi fra i 28.000 e i 55.000 euro, rimodulando in modo più equilibrato le aliquote per questa fascia di reddito. Al primo dei due scaglioni andrebbe applicata un’aliquota inferiore all’attuale 38%. L’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica e della trasmissione telematica dei corrispettivi – sottolinea infine Confartigianato – impone di abrogare adempimenti costosi e divenuti ridondanti, come il regime dello split payment e quello del reverse charge. Inoltre, va ridotta dall’8% al 4% la ritenuta applicata sui bonifici che danno diritto a detrazioni d’imposta e va innalzata da 5.000 a 50.000 euro il limite che rende obbligatoria l’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti IVA”.
Il Presidente di Confartigianato, Marco Granelli, nel sottolineare l’alto profilo e le elevate competenze delle personalità che compongono il nuovo governo, confida “nell’esperienza del Presidente Draghi e nell’impegno di tutti i Ministri per realizzare in tempi rapidi, con coraggio e con spirito pragmatico, un programma finalizzato a superare l’emergenza sanitaria e al rilancio della competitività del sistema imprenditoriale. Bisogna porre l’artigianato e le piccole imprese al centro degli interventi di politica economica, valorizzandone le capacità di creare occupazione, sviluppo e innovazione e sostenendo gli imprenditori nei loro sforzi per garantire la qualità e la sostenibilità ambientale dei prodotti e dei servizi made in Italy”.
“Da parte nostra – ha concluso Granelli – ribadiamo la piena volontà di collaborare con il Governo e auspichiamo un proficuo confronto con i Ministri che lo compongono”.