P.A., Legge Fornero, migranti, centri d’impiego e naturalmente Def. Preme anche l’agenda internazionale
Di LabParlamento
Se tutto procederà liscio, la settimana prossima (forse da martedì stesso con il giuramento) il nuovo esecutivo Lega-M5S potrebbe essere pienamente in sella e dedicarsi a preparare i primi provvedimenti per i tradizionali 100 giorni di inizio legislatura, quella che molti chiamano “luna di miele” governativa. Una parentesi di sostanziale buona disponibilità da parte dell’opinione pubblica per farsi una prima idea delle intenzioni del neo premier e della sua squadra, condita da benevolenza e attenzione.
Secondo il Sole 24 Ore, tra i primi interventi in cantiere ci sarebbe un provvedimento urgente “taglia leggi” e sburocratizzazione. In fondo, la materia su cui il professore giurista si ritiene più a suo agio e oggetto, del resto, dell’incarico iniziale con il quale era stato chiamato a far parte della compagine pre-elettorale resa nota da Luigi Di Maio (ministro della Pubblica Amministrazione).
In realtà ieri Matteo Salvini, in una riunione con i suoi più stretti collaboratori, ha fatto un elenco assai più nutrito per questa iniziale fase di lavoro.
Il leader del Carroccio ha detto che vorrebbe cominciare a mettere mano subito alle prime modifiche della Legge Fornero, poi al capitolo autonomia delle Regioni e, naturalmente, al dossier sicurezza (legittima difesa e immigrazione) che rappresenterebbe il suo impegno ufficiale se, come sembra, approderà al ministero degli Interni, fornendogli l’occasione più ghiotta per cavalcare l’onda favorevole nel suo elettorato e oltre. Si dovrebbe cominciare anche a ragionare di fisco, con i tempi della riduzione delle tasse. I Cinque Stelle, invece, premono per cominciare subito a parlare di reddito di cittadinanza se non altro con la riforma dei centri di impiego che richiederà non poco tempo e investimenti. Ma attenzione anche alle prime azioni di Luigi Di Maio allo Sviluppo Economico se riuscirà ad approdarvi, specie nel settore degli interventi per le piccole e medie imprese.
Naturalmente nei primi 100 giorni, ovvero nella fase prettamente estiva dell’impegno fino a Ferragosto, il Governo non potrà non dedicarsi all’economia con la rimessa a punto del Def lasciato sostanzialmente “asettico” dal Governo Gentiloni. La nota di aggiornamento va presentata entro il 27 settembre ed è la base di riferimento per tutta la manovra economica autunnale, a cominciare dalla Legge di Bilancio e dall’eventuale primo aggiustamento dei conti richiesto giusto ieri dalla Ue. Ma qui ci inoltriamo in un terreno inesplorato visto che molto dipenderà dalla scelta del ministro dell’Economia e dal rapporto più o meno collaborativo che si instaurerà tra il nuovo Governo e Bruxelles.
Per accennare poi ai primi impegni internazionali di Conte, basti dire per ora che il premier farà il suo esordio il 7 e 8 giugno in Canada per il vertice del G7 con all’odg i cambiamenti climatici e l’innovazione tecnologica. Poi a fine dello stesso mese, 28 e 29, il Consiglio Europeo che si occuperà di temi decisivi come la riforma dell’Eurozona, l’immigrazione, sicurezza e difesa, crescita e occupazione con il corollario non da poco dell’iniziale confronto sul bilancio Ue.
Qui la sintesi del Contratto di Governo fatta da LabParlamento