Cup (Comitato unitario delle professioni) e Rtp (Rete delle professioni tecniche) si alleano: per le elezioni “Manifesto” per modernizzare il Paese. Intanto, un Dpr del ministro Orlando…
Gli ordini professionali italiani si alleano e così, dopo aver ottenuto l’approvazione, con non poche difficoltà, della norma sull’equo compenso, gli aderenti al Cup (Comitato unitario delle professioni) e alla Rtp (Rete delle professioni tecniche) hanno deciso di dare vita ad una piattaforma comune denominata ‘Professionisti per l’Italia’.
L’obiettivo dell’Alleanza è, per il momento, di giungere alla elaborazione di un “Manifesto per la modernizzazione del Paese”, da sottoporre all’attenzione delle diverse forze politiche che si candidano a governare il Paese.
Già la scorsa settimana ci sono state le prime riunioni e i primi scambi di opinioni sui temi, sulle modalità di presentazione, sull’ organizzazione dell’evento finale, previsto per il 21 febbraio, in occasione dell’Assemblea programmatica.
Nel corso dell’assemblea infatti, verranno illustrati “i dati” e, come meglio precisato in una nota Cup e Rpt, verranno “presentate le misure e le proposte avanzate da ‘Professionisti per l’Italia’ in materia di investimenti pubblici, sussidiarietà, semplificazione fiscale, percorsi formativi, gestione del rischio e sicurezza, tutela dei diritti dei cittadini, integrazione e accoglienza sociale, ingresso e permanenza nel mercato del lavoro, ruolo della rappresentanza e sussidiarietà degli Ordini professionali“.
Prima del 21 febbraio il confronto sarà serrato e soprattutto lo sarà in occasione del prossimo incontro che si terrà, sempre a Roma, il 2 febbraio. Sarà questa infatti l’occasione in cui il “decalogo dei professionisti” (sono infatti dieci i macro temi individuati) verrà discusso in gruppi di lavoro tematici attraverso il metodo Open space Technology (Ost),inventato da Harrison Owen e in grado di consentire lo svolgimento di riunioni particolarmente ispirate e produttive.
Ed in effetti, a scorrere i dieci punti del documento dei “Professionisti per l’Italia” una certa “spinta produttiva” appare proprio necessaria dato che al momento sono prevalenti indicazioni di massima e domande senza risposte a cui non è ben chiaro chi dovrebbe rispondere.
Sicuramente, il 2 febbraio ci sarà modo di approfondire e di dettagliare le proposte per il 21 dello stesso mese. Nel frattempo si intensificheranno i contatti con altre organizzazioni che dovrebbero essere coinvolte come le Casse di previdenza dei vari ordini e Collegi, i sindacati, le associazioni giovanili della varie categorie di lavoratori autonomi.
Sullo sfondo di questa operazione di “aggregazione” sembra però incombere una nuvola che potrebbe creare qualche frizione o addirittura qualche spaccatura interna. Si tratta di uno schema di Dpr relativo alla riforma degli organi nazionali e provinciali degli Ordini che il Ministro Orlando sta facendo circolare da qualche settimana e sul quale pare vi siano divisioni e perplessità tra gli ordini stessi, ma anche tra alcuni parlamentari.