La visione di lungo periodo del PD è questa. Un’Europa più politica e meno tecnica
Il Partito Democratico presenta il proprio programma elettorale all’evento “Gli Stati Uniti d’Europa” organizzato al Palazzo del ghiaccio di Milano.
Il segretario Matteo Renzi tiene il suo discorso contornato dai suoi deputati europei perché la “visione di lungo periodo del Partito Democratico si chiama Europa”.
Gli altri partiti devono chiarire la loro posizione dichiara il Segretario perché nei prossimi mesi il governo tedesco e quello francese disegneranno le sfide che avremo davanti nei prossimi anni soprattutto in viste delle elezioni del 2019.
Più che un programma per l’Italia quello che annuncia Renzi è un programma che vede l’Italia protagonista in Europa.
Mentre gli altri partiti in corsa per le prossime elezioni dal Movimento 5 Stelle alla destra sostengono posizioni ambigue sull’Europa, il PD ne fa un punto di partenza fondamentale.
Un’Europa più politica e meno tecnica dice Renzi, a partire dall’elezione diretta del Presidente del Parlamento EU. Sull’immigrazione afferma che i Paesi che non rispettano il trattato di Dublino non devono avere diritto ai fondi. Un altro punto riguarda l’austerità, un’ideologia politica che uccide l’Europa secondo il Segretario, mentre c’è bisogno di rilanciare la crescita. Nonostante ciò il PD s’impegna ad azzerare il debito pubblico entro dieci anni. Sulla politica fiscale europea il PD chiede un Ministro delle finanze della zona euro.
Tanto entusiasmo e sicurezza da parte del Segretario del PD nonostante i sondaggi. Il Movimento 5 Stelle e la destra incarnano il populismo e l’estremismo. Sulla campagna elettorale in corso dichiara che sembra di essere in Lapponia, nel paese di Babbo Natale: proposte farneticanti senza giustificazione sul piano economico: dalle pensioni a 1000 euro alle dentiere al reddito di cittadinanza che secondo Renzi toglierebbe dignità alla persona.
Sulla sicurezza parla non solo d’investimenti nelle forze armate ma anche e soprattutto della necessità di creare tessuto sociale puntando sulla costruzione di comunità e di esperienze civiche. Tutti devono partire dalle stesse condizioni e avere le stesse possibilità dice Renzi.
Il segretario dem chiude il suo discorso dicendo che “Diritti e Cultura saranno il carbone e l’acciaio del futuro”.