di Francesco Scolaro
Alla scadenza delle ore 20 di martedì 15 luglio 2014 sono stati presentati circa 7800 emendamenti in Aula del Senato al disegno di legge di riforma costituzionale (S. 1429).
Di questi, circa 6000 sono stati presentati da SEL, circa 1000 gli emendamenti di GAL insieme ai “dissidenti” di FI guidati dal Sen. Minzolini, almeno 200 emendamenti presentati dal M5S, un centinaio dalla Lega Nord, circa 50 dal PD, 15 da FI e 14 da NCD.
Si attende ora la dichiarazione sull’ammissibilità degli emendamenti per avere un quadro più chiaro di quella che sarà la massa di emendamenti da esaminare nel prosieguo dei lavori. Tuttavia, il testo licenziato dalla Commissione 1 Affari costituzionali appare “blindato”.
Dal momento che nella mattinata di venerdì 18 luglio l’Aula di Palazzo Madama sarà impegnata nella riunione del COSAC (Conferenza delle Commissioni specializzate per gli affari dell’Unione europea) e sono ancora moltissimi i senatori iscritti a parlare in discussione generale, è sempre più probabile che le votazioni possano iniziare solo nella prossima settimana per concludersi entro giovedì 24 luglio.
Una volta conclusosi il primo passaggio in Senato, il DdL verrà inviato alla Camera dei Deputati. Ma il percorso per l’approvazione definitiva sarà ancora lungo trattandosi di un disegno di legge costituzionale e non di un semplice disegno di legge.