Nella seduta di giovedì 30 aprile 2015, con 144 voti favorevoli (provenienti da PD, AP e Autonomie), nessun contrario (le opposizioni non hanno partecipato alla votazione finale) e un astenuto, l’Aula del Senato ha approvato in prima lettura il Disegno di Legge di delega al Governo in materia di Pubblica Amministrazione.
L’iter del provvedimento a Palazzo Madama si è protratto per circa 8 mesi, probabilmente a causa delle numerose tematiche affrontate dal testo, oggetto di rilevanti modifiche in sede di Commissione Affari Costituzionali. Nel dettaglio, la delega introduce novità che vanno dalla previsione di un polo unico della medicina fiscale alla riorganizzazione dell’Amministrazione dello Stato con un taglio al numero delle Prefetture e il riordino delle Camere di Commercio, dalla revisione delle norme sulla dirigenza pubblica (in tal senso, va rimarcata la previsione di un limite di 4 anni rinnovabili per altri 2 alla durata degli incarichi dei manager pubblici) alla razionalizzazione delle partecipate dalla PA, con la possibilità di commissariare le società in deficit.
L’esame del DdL Madia proseguirà in seconda lettura alla Camera, per concludersi presumibilmente entro l’estate, periodo in cui il Governo dovrebbe presentare i primi Decreti Legislativi di attuazione della riforma, sui quali i tecnici dell’Esecutivo sarebbero già al lavoro.
Per approfondimenti sul testo: http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Ddliter/44709.htm